Durante l'anteprima del Festival Radici, a Torino, lo scrittore francese Michel Houellebecq, autore di bestseller come Sottomissione e Le particelle elementari, ha espresso, con il consueto stile tagliente e senza peli sulla lingua, una serie di opinione sulla questione dell'immigrazione e del caos etnico che scuote la Francia. Intervenendo in una sala gremita per presentare il suo ultimo libro, Qualche mese della mia vita (La Nave di Teseo) in dialogo con la scrittrice Ottavia Casagrande, Houellebecq ha sottolineato come i partiti di destra, spesso critici verso l'immigrazione, non descrivano accuratamente la realtà, fornendo un'interpretazione originale: "Non credo in un complotto islamista" ha affermato Houellebecq, secondo quanto riportato dal quotidiano La Stampa, "ma piuttosto in un caos etnico. In Francia non assistiamo a una guerra tra civiltà, ma a scontri tra diversi gruppi, come marocchini e ceceni". Lo scrittore ha inoltre evidenziato la complessità del fenomeno migratorio, dove nuovi arrivati da Paesi ancora più lontani dell'Africa stanno complicando ulteriormente la situazione.
Lo scrittore francese e il dibattito sull'immigrazione
Il dibattito sull'immigrazione è centrale in Europa e Houellebecq non ha evitato di menzionare anche le tensioni crescenti nel Regno Unito. "Non sorprende che la scorsa estate in Inghilterra ci siano state rivolte contro gli immigrati" ha aggiunto. Facendo un paragone storico, ha osservato: "Gli inglesi si sono ribellati a Hitler, quindi non stupisce che si ribellino oggi". Le sue riflessioni non si sono limitate solo alla questione migratoria, ma hanno toccato anche le crisi sociali più ampie che affliggono l’Occidente. Lo scrittore ha individuato una crescente insoddisfazione sociale legata al desiderio continuo di miglioramento: "Forse ci chiediamo troppo, e questo genera frustrazioni. Un rallentamento generale non sarebbe poi così male".
Sulla guerra in Medio Oriente, la posizione dell'intellettuale francese è netta, dalla parte di Israele. E anche presso il Circolo dei Lettori, Houellebecq ha espresso il suo pieno sostegno allo Stato ebraico. "Dal 7 ottobre non ho mai smesso di sostenere Israele,” ha affermato. Tuttavia, ha espresso stupore per l’antisemitismo contemporaneo, definendolo "il socialismo degli imbecilli" e criticando i movimenti di estrema sinistra che prendono posizioni sempre più estreme. "Se Israele smettesse di combattere, scomparirebbe", ha poi aggiunto.
Houellebecq sulla guerra a Gaza
Nel dicembre 2023 lo scrittore francese, dopo le polemiche dello scorso anno per le sue affermazioni contro l'Islam e il controverso film pornografico a cui ha partecipato, ha commentato gli eventi drammatici seguiti all'attacco terroristico del 7 ottobre in un'intervista rilasciata al quotidiano israeliano Yedioth Ahronoth. In quell'occasione, Houellebecq ha espresso il suo stupore per la reazione dell'Occidente e dell'Europa dopo il massacro perpetrato da Hamas. "Mi aspettavo un grande movimento di simpatia e solidarietà con gli ebrei. È successo esattamente il contrario, gli atti antisemiti si sono moltiplicati. Sono passati oltre due mesi e stento ancora a crederci", ha dichiarato lo scrittore.
Sempre critico verso la sinistra intellettuale, Houellebecq si è detto sorpreso dal silenzio di molti suoi colleghi: “Ero convinto che anche i peggiori gauchisti, quelli che di solito appoggiano senza riflettere tutte le azioni palestinesi e criticano Israele, avrebbero detto che no, non si poteva davvero fare passare una cosa del genere”. Una voce sempre fuori dal coro.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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