Gli over 65 rappresentano una fetta sempre più vasta della popolazione mondiale. Se nel 2000 erano solo il 7% della popolazione terrestre, nel 2022 erano diventati il 10% e la loro fetta continua a crescere, non solo in Occidente - anche se i Paesi con il maggior numero di senior sono Portogallo, Italia e Giappone. In molte nazioni, il progresso tecnico-scientifico fa sì che queste persone vivano in perfetta salute. Ma un po’ di prevenzione non guasta mai e la prevenzione passa anche e soprattutto per uno stile di vita sano, il che include anche una corretta alimentazione - dalla quale, e questo è valido a ogni età, bisogna rifuggire il cibo spazzatura o quello iperprocessato.
Perché soddisfare bisogni alimentari specifici
A nessuno verrebbe mai in mente di dare da mangiare la frittura a un neonato o delle zollette di zucchero a un diabetico. Ogni persona - e, va da sé, ogni categoria di persone suddivise per età, eventuali patologie e fabbisogno energetico - possiede dei bisogni alimentari specifici. Questo significa che ci sono dei cibi che devono essere privilegiati rispetto ad altri nella propria dieta. E, può sembrare eccessivamente pragmatico o addirittura cinico, un’alimentazione poco sana o scorretta incide sulla salute e quindi sul Welfare dei singoli Stati, con conseguenze negative non solo per la fascia dei senior in crescita ma in generale, perché le risorse della spesa pubblica potrebbero non bastare per tutti: per questo la prevenzione passa anche per uno stile vita sano, che non è tutto, ma aiuta moltissimo, anche la collettività. “C’è molta più attenzione per i bisogni nutrizionali degli anziani con e senza malattie”, ha dichiarato a FoodNavigator Vittoria Romano, nutrizionista della British Dietetic Association.
I bisogni alimentari degli over 65
I senior, rispetto alla generazione più giovane di adulti, ha maggiore necessità di assimilare proteine (che aiutano a mantenere inalterata la forza muscolare), calcio (che giova alle ossa e si trova nel latte, nel formaggio e nel pesce che si consuma con la lisca, compre esempio le sardine), acido folico e vitamina B12 (che mantiene alti i livelli di energia), mentre i carboidrati, gli zuccheri, le fibre, i grassi e il sale non devono subire cambiamenti di quantità quando si supera la soglia dei 65 anni - tranne, naturalmente, in presenza di patologie specifiche, per cui è necessario sempre chiedere un consiglio al proprio medico. Ugualmente importante è l’assunzione di vitamina D, ottima alleata di ossa, muscoli e denti, e che si trova nel pesce azzurro, nella carne rossa e nei tuorli d’uovo.
Purtroppo non tutti gli over 65 possono condurre la dieta ideale. I maggiori ostacoli per loro, in particolare per i più anziani nelle diverse parti del mondo, possono essere:
- povertà alimentare e privazione di alcuni cibi;
- accessibilità alla cucina;
- capacità di preparare i cibi da sé e organizzare i pasti.
A questo si deve aggiungere che il grosso dell’informazione relativa alla dieta sana sia spiccatamente indirizzata a bambini, adolescenti, giovani e adulti, ma non alla terza età.
Il pericolo è che, imbattendosi nell’informazione relativa ad altre fasce d’età e facendola propria in assenza di altro tipo di comunicazione (se non le domande personali da rivolgere al proprio medico), si rischia la malnutrizione e quindi problemi di salute generale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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