Il neonato e i fratellini. Abigail rimasta orfana. I 28 piccoli ostaggi nelle mani dei terroristi

Gli sguardi innocenti, divertiti, allegri dei volti dei bimbi rapiti da Hamas straziano il cuore

Il neonato e i fratellini. Abigail rimasta orfana. I 28 piccoli ostaggi nelle mani dei terroristi
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Gli sguardi innocenti, divertiti, allegri dei volti dei bimbi rapiti da Hamas straziano il cuore. Sono sorrisi spezzati, marchiati per sempre dall'odio dei loro carnefici che si sono accaniti contro chi più di chiunque altro è indifeso, candido. Come Kfir che ha appena nove mesi, con le inevitabili guanciotte e un pupazzo rosa tra le mani. O Ariel, il fratello, che gioca con le bolle di sapone. I tre fratelli Brodetz di 10, 8 e 4 anni e mezzo, rapiti insieme alla madre Hagar. Amelia di 6 anni con i suoi splendidi capelli biondi in uno scatto al mare. Era con la madre Danielle a casa dei cugini, Sharon e David, l'intera famiglia è stata strappata dalla loro vita e portata a Gaza. Aviv, due anni e mezzo, un cerchietto pieno di petali di rosa e due occhioni nocciola a mandorla. Rapita con la madre Doron, la sorella Raz e la nonna Efrat Katz, proprio a casa della nonna. E Raz dal sorriso tenero e gentile. Le gemelle Konio con rose bianche sul capo come coroncine, portate via con i loro genitori Sharon e David. O Erez, 12 anni, con i dentini larghi e lo sguardo vivace, rapito con suo padre Ofer e sua sorella di 16 anni Sahar nella loro casa a Nir Oz. O Dafna presa dai terroristi con la sorella Ella vestita con un abito blu da principessa. Mentre il padre Noam è stato ucciso con la compagna e il figlio.

E ancora i fratelli Goldstein, Tal, Gal e Agam. Ohad, con occhiali da vista e un'aria intelligente, rapito con la madre, la nonna e il nonno. Il 23 ottobre ha festeggiato i suoi 9 anni nelle mani insanguinate di Hamas. Eitan, 12 anni, che sorride con in spalla il suo gattino.

Sono alcune delle foto, diffuse dal governo israeliano, dei 28 bambini rapiti da Hamas nel terribile attacco del 7 ottobre, dei quali al momento non si sa più nulla. Bambini e ragazzi, dai nove mesi di Kfir ai 17 anni di Ofir e Agam. In mezzo ci sono i tre anni di Yahel con una cascata di riccioli biondi, il sorriso sdentato di Naveh, otto anni. Per ognuno una storia. E c'è anche chi ha bisogno di cure come Ruth, in sedia a rotelle a causa di una distrofia muscolare, rapita da Hamas che le ha ucciso il padre. O Abigail, che indossa una maglia con pupazzi colorati, figlia di Roy e Samdar, uccisi nella loro casa a Kfar Aza. È riuscita a scappare dai vicini quando i suoi genitori venivano finiti brutalmente. Si pensa che lei sia stata rapita. Invece i suoi fratelli, di 6 e 9 anni, chiusi in un armadio, si sono miracolosamente salvati dall'orrore dei terroristi.

Ma c'è anche spazio per la speranza. Fonti israeliane e straniere hanno fatto sapere ad Haaretz che il rilascio di un numero significativo di ostaggi in mano di Hamas a Gaza potrebbe avvenire «in due giorni, forse anche meno». Una fonte ha anche aggiunto che Israele vuole chiudere il dossier al più presto nel timore che il rimanere coinvolti in una guerra all'interno della Striscia possa ostacolare la possibilità della liberazione dei sequestrati. Un portavoce dell'ala militare di Hamas, Abu Obeida, ha però sottolineato che circa 50 rapiti sono già morti per i bombardamenti dello Stato ebraico.

La guerra iniziata il 7 ottobre dopo l'assalto di Hamas è diventata la più mortale per entrambe le parti. Il ministero della sanità della Striscia ha dichiarato che oltre 7mila palestinesi sono stati uccisi e quasi 12.500 sono feriti: tra questi 2.913 sarebbero bambini e 1.709 donne. Hamas in serata ha pubblicato i nomi di tutte le vittime, il giorno dopo che il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha dichiarato di non credere alle cifre sul bilancio delle vittime. L'elenco di 6.

747 nomi specifica sesso, età e numeri di carta d'identità delle persone uccise. Il governo di Hamas afferma di essere in attesa della verifica dell'identità di altri 281 corpi. Mentre più di 1.400 persone in Israele sono state ammazzate e 4.600 ferite, la maggior parte nel blitz iniziale.

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