Riunioni di toghe rosse, intrusioni e caso Striano. Il complotto strisciante per abbattere il governo

Dalla nascita dell'esecutivo alcuni magistrati e giornali di sinistra cercano il "dossier letale"

Riunioni di toghe rosse, intrusioni e caso Striano. Il complotto strisciante per abbattere il governo
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Dossier mirati sui ministri, riunioni delle toghe rosse, incursione nella vita privata della famiglia Meloni e falsi pentiti: gli indizi del piano, orchestrato da stampa di sinistra, magistrati e opposizione, per abbattere il governo Meloni non sono un'invenzione. E potrebbero essere messi tutti in fila, dal 22 ottobre 2022, giorno del giuramento dell'esecutivo, fino ad oggi.

Si va dalla denuncia di Crosetto alla Procura di Roma (poi passata per competenza a Perugia) sulle informazioni riservate delle sue consulenze finite in mano ai giornali anti-governo alle indiscrezioni su un'inchiesta bomba (mai andata in onda) di Report sul ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida, cognato del capo del governo. E dubbi suscitò, nel luglio del 2023, l'imputazione coatta per il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro per rivelazione del segreto d'ufficio sul caso Cospito, nonostante il pm avesse chiesto il proscioglimento. Intanto, in Europa si rispolvera l'arma del fascismo: fa discutere la copertina del settimanale Spiegel, che in vista delle amministrative nei Laender dell'est, dove si annuncia una forte affermazione Afd, lancia l'allarme su una rinascita del fascismo. E nell'articolo si cita anche il caso di Meloni in Italia, immortalata nelle pagine interne fra le foto di Trump, Putin e Orban. Al netto del pericolo evocato da Spiegel, in Italia per Meloni sono stati due anni di bombardamento, alla ricerca dell'affare sporco per macchiare il governo. Il 26 novembre 2023, il ministro della Difesa Guido Crosetto - in un'intervista al Corriere raccontava di «riunioni di una corrente della magistratura in cui si parla di come fare a fermare la deriva antidemocratica a cui ci porta la Meloni». «L'unico grande pericolo è quello di chi si sente fazione antagonista da sempre e che ha sempre affossato i governi di centrodestra: l'opposizione giudiziaria» denunciava Crosetto. Non un'accusa campata in aria. In effetti nei mesi precedenti all'uscita di Crosetto, si erano tenuti due appuntamenti importanti: i congressi di Area e Magistratura democratica, le due correnti di sinistra delle toghe. A Palermo, il 30 settembre 2023, l'assemblea di Area aveva esortato i pm: «I magistrati si sono attributi una funzione anti-maggioranza e di opposizione a questo governo». Un mese più tardi, il 10 novembre a Napoli, al raduno di Magistratura democratica, erano stati utilizzati gli stessi toni contro il governo Meloni.

La ricerca della traccia per far partire l'inchiesta, tirando dentro il governo, è proseguita con la storia dei dossier costruiti da Pasquale Striano, l'ufficiale della finanza in servizio alla Dna, finito al centro d'indagine per accessi abusivi sui dati sensibili di politici e personaggi pubblici. Dal 22 ottobre in poi, la pesca di Striano si orienta verso i pezzi grossi del potere meloniano. Si cerca l'indizio per dare il via all'assalto mediatico, sollecitando qualche Procura solerte. Nel database del finanziere finisce Francesco Lollobrigida, cognato di Meloni e ministro dell'Agricoltura. Gli accessi illegali riguarderanno altri tre esponenti della squadra di Meloni: Adolfo Urso, ministro del Made in Italy, Guido Crosetto, titolare della Difesa, e Giovanbattista Fazzolari, sottosegretario all'Attuazione del programma e vero braccio destro della premier.

Il 24 novembre del 2023 invece iniziano a rimbalzare i rumors su una pesantissima inchiesta giornalistica di Report che coinvolgerebbe il ministro Lollobrigida. Ne scriverà il Foglio. Ma quel servizio non è andato mai in onda e non si è mai saputo se fosse realmente esistito. E sarà ancora una volta Report, il 24 gennaio 2024, a portare in tv Nunzio Perrella, un pentito che la Procura di Brescia aveva giudicato non attendibile, per ricicciare fatti vecchi sul papà della leader di Fdi.

E poi si proverà a tirare dentro anche Anna Paratore, madre della premier. C'è infine la storia, molto strana, dei due ladri beccati la notte del primo dicembre 2023 vicino l'auto di Andrea Giambruno. Erano 007 a caccia di informazioni sull'ex compagno di Meloni?

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