Calciatori e le escort ''influencer'': feste notturne in due hotel milanesi

Calciatori di Serie A ed escort che si presentano come influencer continuano ad animare la vita nottuna in due importanti hotel milanesi

Calciatori e le escort ''influencer'': feste notturne in due hotel milanesi

Calciatori di Serie A ed escort che si presentano ufficialmente come influencer continuano ad infiammare le feste notturne in due famossimi hotel di Milano.

L'indiscrezione è stata lanciata dal sito Dagospia secondo cui in due famosissimi hotel di Milano continuano senza soste le feste notturne a cui partecipano spesso calciatori di Serie A ed escort che ufficialmente si nascondono dietro la professione di influencer. A coordinare tutte le operazioni ci sarebbe addirittura un noto pr milanese. Il difficile periodo della pandemia e le restrizioni anti Covid-19 dunque non sembrano per nulla aver scalfito la voglia di fare bagordi e di vivere senza limiti le notti del bynight milanese.

Le altre feste ''proibite''

Non sono mancate in questo periodo di limitazioni feste, seppur dal tenore diverso, che hanno messo al centro dell'attenzione calciatori importanti. Il primo caso aveva riguardato ai primi di aprile i calciatori della Juventus Paulo Dybala, Arthur e Weston McKennie, finiti nei guai per aver preso parte ad una festa nella casa in collina di McKennie durante il coprifuoco. Una decina le persone coinvolte e segnalate da una volante dei Carabinieri chiamata dai vicini di casa del calciatore statunitense. Poco dopo le 23.30 una pattuglia aveva raggiunto la villa in collina del centrocampista texano, suonando al campanello e chiedendo di poter accedere nell'abitazione per controlli, ottenendo il via libera solo dopo una lunga discussione. Una festa in piena regola nonostante le limitazioni imposte dalle norme anti-Covid in Piemonte, all'epoca zona rossa e quindi con il divieto di fare visita a chiunque. Multa di 400 euro pro capite e il rischio di una denuncia per resistenza a pubblico ufficiale, poi venuto meno, il bilancio della serata per i tre protagonisti, sanzionati inoltre dalla Juve con la trattenuta fino al 30% di una mensilità netta e la mancata convocazione nel derby contro il Torino.

Più recente il caso della festa di compleanno di Romelu Lukaku, organizzata intorno alle 3 all’hotel ''the Square Milano Duomo'' in via Albricci, in pieno centro della città. In quel caso la chiamata alla polizia era avvenuta direttamente all'interno dell’albergo dove il belga, insieme ai suoi compagni di squadra Perisic, Young e Hakimi, aveva organizzato una cena per il 28° compleanno con altre 20 persone circa. Giunti sul posto i militari hanno trovato Lukaku e un altro nerazzurro già in strada mentre stavano per tornare a casa. Gli altri erano invece tutti all’interno della struttura alberghiera, già all'interno della proprie camere. Circostanze che non aveva impedito la multa per la violazione delle dispozizioni anti Covid.

Il caso aveva creato un polverone sull'influencer Giulia D'Urso, invitata alla cena dall'interista Hakimi e accusata di aver allertato le forze dell'ordine per ottenere visibilità e nuovi followers. La ragazza già nota al pubblico per aver partecipato alla trasmissione Uomini e Donne, aveva respinto ogni accusa con una diretta su Instagram. Nessuna sanzione invece dall'Inter, che aveva creduto alla buona fede di Big Rom.

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