La leader dell'opposizione birmana e Nobel per la pace crede in un cambiamento nel Paese da quando il nuovo presidente ha rinunciato al regime militare
Ovazione di cinquemila persone festanti quando è uscita dalla casa-prigione. Poche emozionate parole e appuntamento a oggi per un discorso vero e proprio
La leader dell’opposizione democratica birmana, arrestata la prima volta nel 1988 dopo che aveva organizzato la Lega nazionale per la democrazia, sta per tornare in libertà dopo 15 anni di prigionia (sette agli arresti domiciliari)
La giunta militare fa sapere che la dissidente sarà liberata poco dopo le elezioni del 7 novembre. Premio Nobel per la Pace nel 1991, ha trascorso agli arresti domiciliari 15 degli ultimi 21 anni
Sentenza rinviata all’11 agosto: una nuova condanna le impedirebbe di partecipare alle elezioni del 2010. Nella notte decine di arresti a Rangoon tra gli attivisti contrari al regime
Saranno esposte lunedì le ragioni dell'accusa nel processo che vede come imputata il premio Nobel per la pace Aung San Suu Kyi. La donna rischia 5 anni di prigione e l'esclusione dalle elezioni del 2010
Il segretario di Stato americano invita la giunta birmana a un compromesso: "La liberazione dell’oppositrice Aung San Suu Kyi aprirebbe la strada a investimenti Usa nel Paese"
Si è conclusa la prima udienza. Il governo chiama a testimoniare 22 persone contro la leader dell'opposizione democratica, che rischia cinque anni di carcere
Incriminata di nuovo la leader dell'opposizione perché nei giorni scorsi un cittadino americano si era introdotto nella sua abitazione. Il processo si aprirà il 18 maggio. Rischia altri cinque anni di prigionia