È stato il politico italiano più potente, longevo e misterioso della Prima Repubblica. Per una parte dell'elettorato Andreotti era un uomo misericordioso e caritatevole, per un'altra era invece "Belzebù". Dalla sua lunga esistenza passa gran parte della storia italiana dal dopoguerra ad oggi (e non solo)
Le elezioni, poco prima delle quali, da quando guida l'Antimafia, ha il suo momento di gloria con l'indicazione degli "impresentabili" in lista, non gli bastano più
Il politico italiano capì subito la portata della Perestrojka. La sintonia con la Russia apriva scenari diplomatici importanti per l’Italia
Pubblichiamo un appunto autografo di Andreotti relativo alla telefonata avvenuta dopo il fallimento del colpo di stato e il rientro di Gorbaciov a Mosca il 22 agosto 1991.
Circa 30mila documenti da archivi italiani ed europei per confermare l'esistenza del cosiddetto "Lodo Moro" e smontare una ad una le leggende proliferategli attorno. Il poderoso lavoro della professoressa Lomellini
Stefano Andreotti ci racconta del rapporto tra il padre Giulio e la presidenza della Repubblica. C'è spazio pure per qualche aneddoto su Mario Draghi
Cirino Pomicino racconta la vita, la politica e i rapporti di Giulio Andreotti
Editore, imprenditore, ex presidente della Roma, indistintamente amico di Andreotti, Almirante e Berlusconi. Giuseppe Ciarrapico è stato tutto questo e molto di più. Ecco le luci e le ombre del 'Ciarra'
Era il 1953 quando Giulio Andreotti scrisse una lettera ad Alcide De Gasperi in cui espresse tutti i suoi dubbi sul continuare o meno con la politica: "È stato un brutto anno, il '53, e spesso medito sulla utilità di abbandonare la vita politica"
Il furbo escamotage dei napoletani per sfoltire gli stati di famiglia e accaparrarsi i fatidici 780 euro mensili