"L'accanimento con cui il governo dice per l'ennesima volta 'No al salario minimo' evidenzia la linea della destra italiana che invece di fare la guerra alla povertà la fa ai poveri". Lo ha detto Angelo Bonelli, parlamentare di Avs, intervenendo poco fa alla Camera dei deputati. "Lo si vede anche in altri provvedimenti come dimostra l'ignavia e l'ipocrisia di questa maggioranza nei confronti di chi oggi ha accumulato una grande ricchezza in questo Paese, come banche e società energetiche", ha proseguito. "La fiscalità creativa di questo governo è arrivata a immaginare la tassa volontaria per chi ha accumulato decine e decine di miliardi, ovvero se ti va paghi se non ti vada pagare non lo fai. Nel frattempo la povertà aumenta. Ecco questa è la codardia di questa maggioranza di questa destra che sta costruendo una iniquità sociale inaccettabile in questo Paese", ha concluso Bonelli. Camera (Alexander Jakhnagiev)
"Alla premier, che giorni fa ha fatto un post orgoglioso in cui ricordava la vittoria elettorale di due anni fa, ha risposto una giovane donna di nome Daniela, con laurea e master, alla quale sono stati offerti 6,65 euro lordi all'ora a fronte degli 11 euro netti che le chiede la babysitter". Lo ha detto il leader di M5s Giuseppe Conte, intervenendo in Aula della Camera sull'emendamento al ddl Lavoro sottoscritto da tutti i leader delle opposizioni sul salario minimo. "E invece può capitare che se gestisci un autonoleggio puoi ritrovarti a gestire l'Ales, con duemila dipendenti: questa è l'Italia che non vogliamo, dove si favorisce l'amichettismo invece che i nostri giovani, costretti ad andare all'estero. Quando parlate di patriottismo guardateli questi problemi. Perchè dobbiamo dimenticare chi è sottopagato? Perchè dimenticare i diritti delle nuove generazioni? I nostri ragazzi e ragazze sono i veri underdog. Non ci arrenderemo mai, perchè abbiamo raccolto le firme nel Paese e saremo anche forti del sostegno popolare e torneremo a interrogare le vostre coscienze - ha detto ancora Conte, rivolgendosi ai banchi della maggioranza - costi quel che costi ci troverete qui a battere i pugni per il salario minimo legale". Camera (Alexander Jakhnagiev)
“L'apertura dei centri migranti in Albania? La realizzazione ha incontrato alcune difficoltà, ma sulla base di quello che ci dicono i tecnici entro la prima decade di ottobre l'opera sarà consegnata per i collaudi e sarà poi operativa". Così il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, rispondendo alle domande dei cronisti. Chigi (Alexander Jakhnagiev)
“Il Cdm ha adottato un provvedimento atteso da tutto il mondo sanitario, per proteggere l'esercizio della professione sanitaria dalle forme di aggressione odiose a cui abbiamo assistito negli ultimi tempi". Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, nella conferenza stampa al termine del Cdm. "Abbiamo aumentato la pena per il delitto per danneggiamento aggravato fino a cinque anni, coniugandolo con un altro provvedimento, di ordine procedurale, che impone l'arresto obbligatorio nella flagranza di reato quando viene commesso nella forma delle lesioni o delle minacce aggravate nell'ambito delle strutture sanitarie", ha aggiunto. Chigi (Alexander Jakhnagiev)
I 5s escono dall'aula e il Pd attacca: "Votate solo per le poltrone". Da Kiev a Renzi, divisi su tutto
"Risultano eletti Antonio Marano e Alessandro Di Majo", ha detto in Aula il presidente del Senato, Ignazio La Russa, riferendo dell'esito dello scrutinio per l'elezione di due componenti del Consiglio di amministrazione della Rai. Marano ha ottenuto 97 voti, Di Majo 27 e un solo voto è andato a Ruggero Aricò. Le schede bianche sono state due, le nulle quattro. Su Marano sono confluiti i voti del centrodestra, su Di Majo quelli di Alleanza verdi e sinistra e del Movimento cinque stelle. Alla votazione non hanno partecipato i senatori di Pd, Azione e Iv. Senato (Alexander Jakhnagiev)
L'aula della Camera ha eletto Federica Frangi e Roberto Natale membri del Cda Rai. Frangi ha ottenuto 174 voti e Natale 45, mentre ci sono stati 3 voti dispersi, 6 schede bianche e 3 nulle. Frangi, sul cui nome sono convenute le forze della maggioranza, ha ottenuto 174 voti. Natale, sulla cui candidatura dovrebbero essere confluiti Movimento cinque stelle ed Alleanza verdi e sinistra, ha avuto 45 consensi. I voti dispersi sono stati tre, tre le schede bianche, sei le schede nulle, mentre non c'è stato nessun astenuto. Camera (Alexander Jakhnagiev)
L'ex premier non firma il quesito. E alla Camera l'opposizione presenta quattro mozioni diverse
"Dopo un dibattito sterile, fatto di chiacchiericcio estivo sui giornali, stiamo discutendo di cittadinanza nel luogo giusto, quello della democrazia e della legge. Peccato doverlo fare attraverso la discussione di mozioni. Peccato perchè sul tema si sarebbe potuto procedere con una risposta importante attraverso anche l'integrazione in un disegno di legge, con un emendamento specifico presentato dal nostro gruppo di Azione. Tornando alle mozioni, nella fiducia istituzionale possiamo anche credere che il governo batterà un colpo". Lo ha dichiarato Elena Bonetti, vicepresidente di Azione, intervenendo in aula alla Camera in merito alle mozioni sulla cittadinanza. "Ci pare di capire, purtroppo ancora una volta dalle pagine dei giornali, che sia in arrivo una proposta di legge da parte di Forza Italia. Vedremo quale sarà il testo", ha aggiunto. "Noi siamo pronti a sederci ad un tavolo serio nella costruzione di un processo e di un progetto di legge condiviso. Ma la stessa maggioranza dice che non è la priorità. Di questo chiacchiericcio il Paese non solo non ha bisogno, indebolisce l'immagine purtroppo già molto fragile e critica delle nostre istituzioni nei confronti dei cittadini", ha concluso. Camera (Alexander Jakhnagiev)
"Non continuiamo così, non facciamoci del male". Così il Ministro della Cultura Alessandro Giuli, al termine del Question time alla Camera sul tax credit cinematografico, "cita" Nanni Moretti girando al negativo la celebre frase del film "Bianca". "Negli anni sono stati finanziati film non meritevoli, con poche decine di spettatori e mai trasmessi sulle piattaforme tv, o trasmessi in orari disagevoli così da aggirare gli obblighi di programmazione. Il tax credit non è né un superbonus né un reddito di cittadinanza cinematografico, e il Ministero non ha pregiudiziali ideologiche verso l'industria cinematografica", ha spiegato il Ministro. Camera (Alexander Jakhnagiev)