Europeismo e atlantismo sono stelle polari della nostra politica estera. Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, interrogato al Senato sulla posizione italiana rispetto all'evoluzione degli scenari bellici in Ucraina e Medio Oriente. "L'appartenenza all'Ue e alla Nato e il rapporto di forte amicizia con gli Stati Uniti sono alla base di tutte le nostre scelte strategiche", ha detto il ministro. "Guidano la nostra azione di fronte alle principali sfide che affrontiamo", ha continuato. Senato (Alexander Jakhnagiev)
Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, incontra il Presidente della Repubblica del Kyrgyzstan, Sadyr Japarov. Chigi (Alexander Jakhnagiev)
"Nella storia chi ha gettato le bombe atomiche era una democrazia, chi ha fatto l'Olocausto era una democrazia... Chi sta mettendo seriamente in pericolo tutta l'area del Medio Oriente, chi sta facendo una strage è Israele, una democrazia, quindi basta con la morale e la moralità". Camera (Alexander Jakhnagiev)
Le stazioni appaltati, inoltre, ha spiegato il ministro, "possono promuovere contratti riservati a operatori economici e cooperative" il cui ovietivo principale è l'inclusione. "A ciò si aggiunge un terzo strumento: l'obbligatorietà nei bandi come requisiti necessari meccanismi per inclusione vera lavorativa delle persone con disabilità". "Si potrà lavorare con apposite circolari ulteriormente vincolanti per chiarire il coordinamento tra il sistema in deroga e l'articolo 11 del codice su cui siamo lavorando con associazioni, sindacati e imprese. Il quadro contempla una vasta gamma di tutele. Il correttivo contribuirà a fare chiarezza sui diversi istituti e promuoverne l'applicazione. Un cambiamento possiamo metterlo per norma ma è in primo luogo culturale: serve radicare una cultura dei contratti pubblici di universalità che insieme a quelli di efficienza deve essere" tra i criteri "prioritari negli appalti realizzati mediante impiego di risorse pubbliche". Camera (Alexander Jakhnagiev)
La Giunta delle elezioni e immunità, ieri, con i voti decisivi di Pd, M5S e Iv, ha dato il primo sì del Senato al processo per diffamazione a Carlo Calenda per le sue affermazioni su Clemente Mastella
"Per evitare titoli del tipo 'dopo lo scontro in Cdm tra i ministri Nordio e Piantedosi', a cui io non ho assistito pur avendo partecipato dall'inizio alla fine, non vorrei che il titolo fosse 'scontro bis per la loro assenza'. Il ministro Nordio è a Londra per un incontro con il suo omologo britannico, e il ministro Piantedosi che ha partecipato a una parte del Cdm in videoconferenza, si trova ad Avellino per il G7 dei ministeri dell'Interno e non poteva essere presente. Spero che questo basti, ma non ho l'illusione". Lo ha detto il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri Alfredo Mantovano, intervenendo in conferenza stampa a Palazzo Chigi a conclusione del Cdm nel corso del quale è stato approvato il decreto legge in materia di immigrazione. Chigi (Alexander Jakhnagiev)
"La filosofia di questo provvedimento è quello di aprire all'immigrazione regolare e avere grande rigore contro l'illegalità". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in conferenza stampa al termine del Cdm parlando del decreto flussi. Chigi (Alexander Jakhnagiev)
"Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge 'Disposizioni urgenti in materia di ingresso in Italia di lavoratori stranieri, di tutela e assistenza alle vittime di caporalato, di gestione dei flussi migratori e di protezione internazionale, nonché dei relativi procedimenti giurisdizionali". Lo ha annunciato in conferenza stampa il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano che ha sottolineato: "Si tratta dell'esito del lavoro congiunto tra vari ministeri. Un gruppo tecnico di lavoro aveva coordinato una ricognizione sull'andamento dei flussi regolari che poi aveva costruito la base per l'esposto che la presidente del Consiglio ha presentato al Procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo ai primi di giugno". Chigi (Alexander Jakhnagiev)
Letta si dimette via social dalla Camera per tornare al suo lavoro universitario
"Per l'ennesima volta il governo e la maggioranza di destra che la segue come un'intendenza siamo all'ennesimo atto di una brutta commedia, e respingono un proposta tanto semplice come quella del salario minimo, avanzata dalle opposizioni da tempo. Una proposta che ha un semplice obiettivo : costruire una protezione sociale contro una diseguaglianza che ormai raggiunge livelli di disperazione in tanti settori del nostro Paese. Anche per chi ha la fortuna di avere un lavoro il rischio povertà è dietro l'angolo: lavorare ed essere poveri, due parole che non dovrebbero stare insieme". Lo afferma Nicola Fratoianni di Avs prendendo la parola nell'Aula di Montecitorio in merito all'emendamento delle opposizioni sul salario minimo nel ddl lavoro. "Questa maggioranza è allergica alle regole, o almeno - prosegue l'esponente rossoverde - per essere più precisi ad alcune regole: è allergica a tutte le regole per tutelare chi è più debole. Questa è la destra sociale a chiacchiere, che quando si occupa delle cose concrete torna ad essere la destra delle elite e dei privilegi. Una destra prontissima a mandare in galera gli operai che occupano un strada per difendere il proprio posto di lavoro. Su questo siete bravissimi Ebbene noi abbiamo un'altra idea e continueremo - conclude Fratoianni - a praticarla, in questa Aula e nelle piazze. Di questo statene certi". Camera (Alexander Jakhnagiev)