“Chi possiede un elevato titolo di studio è mediamente più tollerante verso alcol e cannabinoidi mentre si rivela più intollerante verso l’uso di tabacco e sigarette elettroniche. Il cambio di passo ci sarà quando - ha detto -, con il concorso delle istituzioni che stanno incrementando il lavoro di informazione e prevenzione, un po’ tutti riterremo di mettere da parte quei pregiudizi ideologici post-sessantottini secondo cui tutto sommato tutto si può fare. E invece i risultati ci dicono che non è così. Più che concentrarsi sulle percentuali, sui grammi, forse ci si dovrebbe concentrare sulla nozione corretta da ‘libertà’, perchè da lì inizia”. Lo ha detto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, nel corso della conferenza di presentazione della Relazione annuale al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze in Italia 2024. Palazzo Chigi (Alexander Jakhnagiev)
I dati sulle dipendenze "sono veramente impressionanti. Il 39 per cento di chi fa uso di cocaina si è avvicinato prima dei 15 anni, 140 mila studenti hanno consumato alcol almeno 20 volte negli ultimi 30 giorni". Lo ha detto il ministro dell'Istruzione e del merito Giuseppe Valditara, nel corso della conferenza stampa a palazzo Chigi sulla Relazione annuale al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze in Italia. "Oltre il 30 per cento si è ubriacato per la prima volta prima dei 15 anni", ha aggiunto. Palazzo Chigi (Alexander Jakhnagiev)
"Rispetto al passato vi è un'attenzione continuativa e non un abbandono, non indifferenza. L'indifferenza ha fatto perdere di vista l'importanza della questione, l'attenzione ha rimesso in moto positivamente coinvolgendo tutti i soggetti che hanno parte in causa". Lo ha detto parlando delle politiche antidroga il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, nel corso della conferenza stampa di presentazione della Relazione annuale al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze in Italia 2024. Il sottosegretario ha spiegato che sono in campo contro la droga "azioni molteplici: vi è un'attività di informazione - ha sottolineato - che passa attraverso i media e in particolare in questo momento con la Rai. Vi è il coordinamento con le attività di competenza di larga parte dei ministeri in un tavolo permanente. Un lavoro che viene svolto in collaborazione con tutte le realtà che si occupano di prevenzione sul territorio". "E' stato costituito sin dai primi giorni di attività di questo governo un tavolo al Dipartimento antidroghe che vede insieme collaborare i rappresentati dei Serd, delle comunità, delle società scientifiche più una serie di esperti molto qualificati per seguire passo passo tutto quello che è necessario. Ad esempio si sta superando la disomogeneità di trattamento tra regione a regione, contiamo di superarlo nel giro di un anno, un anno e mezzo" ha concluso. Palazzo Chigi (Alexander Jakhnagiev)
"Nel 2023 i Servizi ambulatoriali pubblici per le Dipendenze (SerD) hanno assistito in totale 132.200 persone tossicodipendenti (1,7% in più rispetto al 2022) di cui 17.423 nuovi utenti. Si registra nel tempo un progressivo invecchiamento degli utenti di queste strutture: per i nuovi utenti dal 1999 al 2023 l'età media sale da 28 a 34 anni; per gli utenti già in carico sale da 31 a 44 anni. Il 58% degli assistiti risulta in carico per eroina, il 24% per cocaina, a cui si aggiunge il 2% per crack, e il 12% per cannabinoidi". E' il quadro tracciato dal ministro della Salute Orazio Schillaci, intervenuto oggi alla conferenza stampa a Palazzo Chigi sulla Relazione annuale al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze in Italia 2024. "Se consideriamo solo i nuovi utenti, dal 2015 al 2023 si registra una crescita di trattamento nei Serd per il consumo di cocaina/crack che raggiunge il 55% (nel 2015 era al 20%) - ha fatto notare il ministro - Questi numeri ci dicono che non dobbiamo abbassare la guardia e quanto sia rilevante l'impegno sia sul fronte della prevenzione sia sulla cura e la riabilitazione. La Giornata mondiale di quest'anno lancia un richiamo forte proprio alla prevenzione che è primaria anche all'interno delle strategie del Piano nazionale di prevenzione, con una particolare attenzione all'esigenza di intercettare precocemente comportamenti che possono portare alla dipendenza". Palazzo Chigi (Alexander Jakhnagiev)
"La novità assoluta di questi ultimi mesi è l'ingresso nel nostro territorio della droga più pericolosa e meno costosa: il fentanyl". Lo afferma il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, nel corso della conferenza stampa sulla Relazione annuale al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze in Italia 2024 aggiungendo che "una dose minima di fentanyl uccide". "Ma il fentanyl è un forte analgesico, una medicina usata per patologie essenzialmente oncologiche, viene scambiato online", sottolinea Nordio spiegando che "allarma il fatto che il fentanyl rischia anche di entrare nelle carceri, attraverso applicazioni di cerotti che vengono anche prescritti per malati gravi ma magari poi può essere scambiato tra pazienti e altri detenuti". Secondo Nordio si sta intervenendo in diversi modi: "Stiamo facendo un monitoraggio anche della diffusione del fentanyl nei penitenziari", è necessario che nelle carceri ci sia "l'antitodo" e che sia svolta una "periodicità nei controlli". "Serve diffondere la consapevolezza su questa nuova droga", conclude aggiungendo che "l'attività preventiva è fondamentale". Palazzo Chigi (Alexander Jakhnagiev)
La diffusione delle droghe "è un problema di salute pubblica" e il "punto focale è investire in prevenzione ed è quello che fa il Governo affidandosi al rigore scientifico dei dati che ci fanno capire il fenomeno. La relazione offre una fotografia completa e il ministero della Salute ha analizzato gli accessi in ospedale e ai Sert". Lo ha detto il ministro della Salute Orazio Schillaci intervendo oggi alla conferenza stampa a Palazzo Chigi della Relazione annuale al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze in Italia 2024. Palazzo Chigi (Alexander Jakhnagiev)
“Siamo rimasti colpiti, sconcertati, sconvolti dall’ultimo caso di cronaca che ha fatto riemergere quanto sia grave la questione stupefacenti in Italia. Questo giovane di 16 anni, Thomas, che in un parco intitolato a Baden Powell, sembra quasi un paradosso, viene ritrovato due sere fa col volto nell’erba dopo essere stato accoltellato da due suoi coetanei nei cui confronti aveva vantato un credito per lo spaccio di sostanze stupefacenti”. Non è una storia di degrado, perchè le famiglie dei presunti assassini sono famiglie che, nel linguaggio usuale, definiremmo ‘perbene’, e ora sono nella disperazione come i familiari di Thomas. È una storia esito di una scelta, e che si ripete sistematicamente perché sono anni, se non decenni, in cui incidenti stradali dalla causale non spiegabile, omicidi a cui si arriva per la totale assenza di freni inibitori, hanno un solo fine conduttore che è l’assunzione di sostanze stupefacenti. Questa lunga serie è la risultante di tre elementi che convergono: la diffusione pandemica delle sostanze stupefacenti, abbassamento dell’età di primo approccio, e l’incremento del principio attivo”. Lo ha detto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, nel corso della conferenza di presentazione della Relazione annuale al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze in Italia 2024. Palazzo Chigi (Alexander Jakhnagiev)
"Dal 2016 al 2023, per quanto riguarda i derivati della cannabis, cioè dello stupefacente che continua a essere erroneamente e in modo assolutamente antiscientifico qualificato come 'leggerò, vedono la percentuale media di principio attivo passare da un 7,4% al 29%". Lo ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, nel corso della conferenza stampa di presentazione della Relazione annuale al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze in Italia 2024. "Quando ho iniziato a fare il magistrato, la percentuale media di principio attivo si aggirava intorno all'1-1,5% - ha aggiunto il sottosegretario Mantovano - oggi siamo al 29%. La cannabis naturalmente non va oltre il 3% di principio attivo, e si arriva a percentuali molto più alte attraverso questa ogm che nessuna associazione ambientalista prende di mira". Palazzo Chigi (Alexander Jakhnagiev)
"Nel 2023 quasi 960mila giovani tra 15 e 19 anni, pari al 39% della popolazione studentesca, riferiscono di aver consumato una sostanza stupefacente almeno una volta nella vita, e oltre 680mila studenti (28%) nel corso dell'ultimo anno”. Lo ha detto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, nel corso della conferenza di presentazione della Relazione annuale al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze in Italia 2024. “Questo tipo di consumo - ha aggiunto - registra una prevalenza maggiore nei ragazzi, il 30%, rispetto alle ragazze, il 25%. Si conferma, inoltre, il trend osservato nel post pandemia che, già dal 2022, torna ai valori osservati nel 2019”. Palazzo Chigi (Alexander Jakhnagiev)
"Siamo colpiti e sconvolti dall'ultimo atto di cronaca che ha fatto riemergere quanto sia grave la questione degli stupefacenti in Italia", ovvero l'uccisione a Pescara di un minorenne in un parco "accoltellato da due coetanei per un debito nello spaccio di stupefacenti". Lo ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, in conferenza stampa sulla Relazione annuale al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze, insieme al ministro della Salute Orazio Schillaci, della Giustizia Carlo Nordio, dell'Istruzione e del merito Giuseppe Valditara, e la sottosegretaria all'Interno Wanda Ferro. "Non è una storia di degrado perchè le famiglie dei presunti assassini sono nel linguaggio usuale 'perbenè e ora sono nella disperazione", ha aggiunto. Palazzo Chigi (Alexander Jakhnagiev)