Che stupenda giornata! La vittoria di Marcell Jacobs mi ha fatto tornare indietro di 61 anni, quando vinsi l'oro nei 200 metri piani alle Olimpiadi romane
Tamberi e Barshim sono legatissimi: entrambi infortunati, entrambi riscattati. Avversari ma gemelli, scelgono l'ex aequo senza spareggi
Il grave infortunio prima di Rio, la promessa sul gesso di andare a Tokyo a prendersi una medaglia. E un "canestro" per festeggiare
Senza ori dal 2008, La Torre ha sconfitto i dubbi. Ma ora si investa su talenti e tecnici
In finale nei 400 ostacoli e nei 5mila. Il presidente Fidal Mei: "Gruppo ampio e di valore"
Il Texas, il rapporto difficile con il padre, la famiglia e Camossi, il tecnico che l'ha spostato dal lungo alla velocità
Qualche tricolore sui balconi c'è ancora. A tre settimane dalla festa di piazza per il trionfo della Nazionale agli Europei, quando la sbornia è ormai definitivamente passata, l'Italia si rimette ad urlare
"Scusa, c'è Mario Draghi al telefono". Marcell, l'uomo razzo, fa una smorfia di incredulità. Si passa la mano sul cranio raso, imbarazzato. È più a suo agio a essere il più veloce del mondo che a parlare con un premier
Il trionfo dell'atleta marchigiano arriva dopo il grave infortunio del 2016 che gli costò la partecipazione ai Giochi Olimpici di Rio de Janeiro
Nato ad El Paso, da padre texano e mamma italiana, ma cresciuto nel Belpaese fin dall'età di un mese: conosciamo Marcell Jacobs