giustizia

Nessuno mi può giudicare. Gli scandali formano un treno interminabile, le chat svelano le manovre sottobanco di una casta in toga, il Csm va avanti a fari spenti fra dimissioni e delegittimazioni, ma la colonna sonora è sempre la stessa

Stefano Zurlo
Nessuno li può giudicare
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