salario minimo

La stagione estiva del Partito Democratico volge verso una triste conclusione: pur di cercare in tutti i modi di "stanare" il governo Meloni, ha dovuto ingranare più volte la retromarcia sui temi economici e di ordine pubblico

Lorenzo Grossi
L'estate militante della Schlein che milita contro se stessa

La campagna delle opposizioni per il salario minimo è diventata una corsa a perdifiato all'annuncio mediatico. Una raccolta firme ferragostana, scandita da cifre record sputate qua e là sui social. 100mila firme, 150mila a Ferragosto, 200mila ieri. Ogni giorno c'è un numero da sventolare in faccia al governo di Giorgia Meloni. Ma, al netto della pur ragguardevole mobilitazione, l'entusiasmo sembra esagerato. Soprattutto se si considera il fatto che la corsa alle firme ha alte probabilità di rivelarsi un ballon d'essai

Domenico Di Sanzo
Sinistra scatenata sul salario minimo: "Già 200mila firme". Ma non sono vere

La democrazia dei pochi. Sono i giorni di metà agosto e le opposizioni sentono il dovere di rendere sofferenti le ferie di Giorgia Meloni. L'idea è di metterla all'angolo sul salario minimo, l'ultima grande bandiera della sinistra, uno slogan da ripetere come un tormentone estivo, con la speranza che l'autunno torni a essere caldo

Vittorio Macioce
Il demone della consultazione condominiale
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica