Andrea Cuomo

Concetta Cocozza aveva 86 anni. La sua pizzeria ai Quartieri Spagnoli si era trasformata negli anni nella trattoria più famosa della città, dove una cucina tradizionale e senza pretese si unisce a canti e balli animati dai camerieri. Un posto turistico che racchiude però lo spirito più autentico della città

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Addio a Nennella, la signora della cucina popolare napoletana

Il ristorante aperto a Palazzo Soave meno di un anno e mezzo fa e già decorato con una stella Michelin conta sulla cucina tecnica e rigorosa di Giacomo Sacchetto, che propone due menu, uno dedicato alla tradizione veneta rivisitata e l’altro ai prodotti del mare Adriatico. Un’esperienza notevole in un contesto contemporaneo che dialoga con la storicità dell’edificio

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Iris, il nuovo profumo di Verona

Lo speakeasy più inaccessibile di Milano si è spostato nel sotterraneo del Mag Pusterla e propone un nuovo menu in cui i drink sono la reinterpretazione alcolica di ricette storiche come i Tortellini in brodo, l’Hummus, l’Ossobuco e vitello tonnato. Ma prima bisogna guadagnarsi il diritto a entrare, perché questo è un locale aperto soltanto a chi è motivato, curioso e soprattutto educato

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1930, cocktail da mangiare, piatti da bere

Ha riaperto la storica trattoria scaligera chiusa da dodici anni, con un nuovo concept e una nuova proprietà ma la stessa atmosfera calda e informale. Ecco la cronaca della mia visita, tra piatti della tradizione italiana perfettamente eseguiti (notevoli l’Animella fritta e gli Gnocchi gratinati), un occhio agli anni Ottanta e una carta dei vini sospesa tra convenzionali e “ribelli”. Ma il punto forte è il servizio

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Il ritorno della Pigna fa felici i veronesi (e non solo)

L’azienda di Stellenbosch, una delle zone più vocate della viticoltura del Paese agli antipodi, è una delle più storiche del Paese e propone questo vino bianco dai profumi di pera, di mela, di mango maturo e dalla bocca esotica e sapida. Un’ottima occasione per conoscere un’enologia da noi ancora poco popolare ma che custodisce diversi gioielli

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Neethlingshof, alla scoperta dello Chenin Blanc sudafricano

Il ristorante dell’hotel Nolinski di Venezia, a due passi da piazza San Marco, è sospeso tra le origini greche dello chef, tra le sue esperienze e la sua formazione francese e tra gli ingredienti del territorio lagunare. Tutto questo dà vita a un’esperienza davvero affascinante, classica e opulenta, nell’inconsueto scenario dell’anfiteatro del vecchio palazzo della borsa

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Palais Royal, i tre mondi di Chronopoulos

Il locale di via de Castillia, secondo indirizzo del pizzaiolo veronese, propone le specialità che hanno reso famosa l’insegna di San Martino Buon Albergo: ottima la Doppiocrunch, piacevole la Mozzarella di pane (una specie di bao), un po’ deludente il supplì (senza “telefono”), leggerissimo il Tiramisù. Ma la città per il momento è tiepida

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 Saporè, Milano accoglie la pizza di Bosco (senza troppo entusiasmo)

Lo dicono anche le ricerche: il dessert a base di mascarpone, savoiardi, uova e caffè è diventato il più popolare del nostro Paese (e non solo). I suoi pregi? La facilità di preparazione e la versatilità. Può essere realizzato in casa ma degustato anche nei ristoranti, sia in versione tradizionale sia in quella “gourmet”. Con alcune varianti davvero curiose

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Tiramisù, il dolce italiano pigliatutto
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