Il testo più difficile da leggere siamo noi stessi. Ci aiutano i segni del tempo e non la memoria
![Meglio avere il coraggio di mettersi a frugare nelle tasche dell'anima](https://img.ilgcdn.com/sites/default/files/styles/sm/public/foto/2021/06/11/1623427737-book-4527108.jpg?_=1623427737)
Il testo più difficile da leggere siamo noi stessi. Ci aiutano i segni del tempo e non la memoria
Con lo smartworking (quasi) tutti siamo ingrassati. Ma (quasi) tutti ce ne freghiamo
La pubblicità non è un "intermezzo": è la rappresentazione trasparente delle ideologie dominanti e del cinismo. La parola chiave di oggi? È "croccante", che sa proprio di vittoria facile
Google maps, cellulari e navigatori hanno sostituito carte e mappamondi. Risultato? Non sappiamo più dove siamo
È il più conservatore dei periodici. La sua forza è l'immobilità: la Storia si limita a sfiorarla
Nominare significa imprigionare qualcosa in una definizione che le impedisce di crescere. Il ddl Zan finge solamente di tutelare il diritto di non essere d'accordo
Bisogna intendersi sul significato delle parole. Se l'ottimismo è quello che dice "andrà tutto bene" io sono un pessimista accanito
Leggo su un quotidiano francese la storia di Fouad, un diciassettenne che alcuni giorni fa si è tolto la vita nella sua città, Lille
Tra febbraio e giugno ci era andata bene. Quel che è giusto è giusto e va detto. Noi milanesi eravamo stati fortunati. Perché il contagio non era cominciato da noi, perché il lockdown, tardivo in alcuni posti, qui da noi era arrivato al momento giusto
Lo scrittore la considerò sempre la migliore attrice italiana. Ma lei era anche un'autrice