
Con l’arrivo delle ferie e la bella stagione in generale tra ponti festivi e possibilità di weekend all’aria aperta, l’ansia da notriphobia è sempre in agguato.
Non è altro che una forma di ansia alimentata dalla paura irrazionale ed immotivata di perdere un’occasione per viaggiare o di non riuscire effettivamente a prenotare un viaggio.
ll termine in questione deriva dalla fusione dell’affermazione inglese "no trip” che significa “niente viaggio” e "phobia", ossia "paura" che genera ansia. È utilizzato per indicare quell’eccessiva preoccupazione che si prova nel vivere l’impedimento di programmare ed effettuare un viaggio.
Questa forma di ansia è determinata dal senso di controllo e dal timore del giudizio degli altri. È correlata anche al timore dell’impossibilità di godere della socializzazione con gli altri.
Quali sono le cause della notriphobia
Ad alimentare questa forma di paura irrazionale e immotivata vi è un basso livello di autostima e un bisogno elevato di ottenere approvazione da parte degli altri. Può anche celare il bisogno incontrollato di socializzazione ed evasione dalla propria routine percepita insoddisfacente e fonte di frustrazione.
L’eventualità di essere impossibilitati a viaggiare viene percepita dal soggetto che prova questa forma di fobia come un blocco, un impedimento alla sua evoluzione e crescita personale. Ad alimentarla ancora di più sono i social media che quotidianamente ci mostrano immagini e video della vita altrui come scorci di esperienze di vita in cui sono contemplati viaggi, vacanze e weekend fuoriporta.
Al giorno d’oggi con la vita continuamente esibita sullo schermo dello smartphone la pressione sociale è più acuta. Può inevitabilmente sfociare in ansia, stress, tristezza e sentimenti di invidia. Si tende a fare il confronto con gli altri alimentando una percezione distorta della realtà altrui e quella propria che risulta monotona e incerta e meno degna di nota rispetto a quella altrui.
Come non diventare vittime di questa forma di ansia
Per contrastare il senso di frustrazione ed inadeguatezza che la notriphobia è in grado di far provare il primo passo è acquisire la consapevolezza che non tutto può essere programmato. Cambiare prospettiva sul viaggio, sul suo significato per la propria evoluzione personale aiuta a percepire meno la mancanza di esso e la sua provazione.
Importante è imparare a riconoscere e apprezzare le esperienze già vissute. Aiuta ridimensionare la pressione sociale evitando di fare sempre il confronto con le vite altrui. Occorre focalizzarsi su sé stessi, sul presente, suoi propri successi, sulle esperienze che ci fanno davvero stare bene. Limitare l’uso dei social può ridurre efficacemente il proprio senso di insoddisfazione.
Fa molto ridefinire le proprie priorità e non dimenticare mai
che un viaggio necessita di pianificazione e una progettualità consapevole. Un viaggio va attuato senza stress e pressioni esterne e soprattutto per il proprio benessere psicofisico e non per dimostrare qualcosa agli altri.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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