Osteoporosi, l'esperto: cosa mangiare per prevenire ossa fragili

Secondo il consulente nutrizionale Paolo Bianchini spesso ci si dimentica dell'importanza di una dieta sana e variegata per la prevenzione della fragilità ossea

Osteoporosi, l'esperto: cosa mangiare per prevenire ossa fragili

Con il termine osteoporosi si indica una malattia dello scheletro caratterizzata da ossa fragili e soggette a fratture. Solo in Italia ne soffrono 4,5 milioni di individui, di questi due su tre sono donne. Spesso ci si dimentica dell'importanza di questo tessuto vivo perennemente protagonista di un continuo rimodellamento e lo si trascura fino a quando non è troppo tardi. In particolare, con l'avvento della menopausa, si verifica un vero e proprio deterioramento della microarchitettura del tessuto osseo e, di conseguenza, una riduzione della sua massa.

Eppure basterebbero pochi accorgimenti a partire dalla dieta per prevenire l'osteoporosi. Lo afferma Paolo Bianchini, consulente nutrizionale e nutraceutico di Salò: «Le ossa sono costituite principalmente da una rete di proteine tra cui il collagene, a cui si legano minerali come il calcio per dare forza e struttura. Per preservare la salute delle ossa è importante assumere sia proteine, sia calcio». Scopriamo insieme quali sono i consigli dell'esperto.

Le cause e i sintomi dell'osteoporosi

L'osteoporosi è una condizione tipica del sesso femminile poiché nella sua insorgenza sono implicati gli estrogeni, ormoni indispensabili per la salute dello scheletro. Durante la menopausa la quantità degli stessi si riduce drasticamente e così viene meno la loro funzione protettrice.

Altri fattori di rischio del disturbo includono:

  • L'invecchiamento
  • La scarsa attività fisica
  • L'insufficiente assunzione di calcio
  • La prolungata immobilità a letto
  • L'assunzione di farmaci cortisonici, chemioterapici, antiepilettici
  • L'ipertiroidismo
  • L'esposizione a radiazioni ionizzanti
  • La celiachia
  • Il fumo di sigaretta
  • L'abuso di alcol.

L'osteoporosi non si manifesta con sintomi particolari. Ci si può accorgere della sua presenza solo dopo ripetute e dolorose fratture che sopraggiungono in seguito a traumi e cadute di lieve entità. Le ossa maggiormente interessate sono quelle dell'anca, del polso e delle vertebre.

Prevenire l'osteoporosi a tavola

La giusta dieta, come accennato, è in grado di prevenire la fragilità ossea. È necessario portare a tavola uova, carne e pesce, fonti di calcio e di proteine. Attenzione, invece, ad un'alimentazione ricca di prodotti industriali perché può interferire con l'assorbimento di alcuni nutrienti essenziali e ridurne così la loro efficacia nel sostenere la struttura delle ossa.

Calcio sì, ma non solo nel latte

L'idea che bere il latte per contrastare l'insorgenza dell'osteoporosi e aumentare i livelli di calcio è oggi superata. Si pensi, ad esempio, ai Paesi asiatici dove questa bevanda è quasi assente dalla dieta. Eppure i tassi di incidenza della malattia sono tra i più bassi al mondo. Il calcio è comunque fondamentale per la salute delle ossa e, secondo Bianchini, lo si può assumere mangiando uova, pesce, erbe aromatiche come timo, basilico e maggiorana.

Attenzione al consumo eccessivo di sale e di zucchero poiché entrambi interferiscono negativamente con l'assorbimento del minerale.

L'importanza della vitamina C

Oltre a essere un potente antiossidante, la vitamina C ha altresì funzioni sinergiche con il collagene, ovvero la proteina che fa da impalcatura agli organi, ai tessuti e alle ossa. Una dieta ricca di zuccheri a lungo andare può determinare una carenza di vitamina C che si manifesta con eccessiva perdita di capelli, facilità a sviluppare ematomi, gengive sanguinanti, debolezza e difficoltà di cicatrizzazione delle ferite.

Bianchini afferma che la vitamina C, oltre che negli agrumi, è presente anche nella carne rossa e nei latticini, ma sotto forma di acido deidroascorbico. Esso nell'intestino viene trasformato in acido ascorbico e può quindi essere utilizzato dal nostro organismo.

Rivalutiamo la vitamina K

Bianchini ritiene che anche la vitamina K giochi un ruolo determinante per la salute delle ossa. Più di 80 anni fa il dentista Weston A. Price scoprì che la vitamina X (quella che poi venne identificata come vitamina K) era indispensabile per mantenere ossa e denti sani. Egli infatti notò che le popolazioni indigene godevano di un eccellente benessere dentale, ma questo iniziò a declinare con l'introduzione nell'alimentazione quotidiana di elevate quantità di carboidrati.

«Le diete odierne - spiega Bianchini - sono particolarmente povere di vitamina K2 e le ripercussioni sulla densità ossea e sulla prevenzione delle malattie cardiovascolari sono disastrose. Essendo liposolubile, la vitamina K2 la troviamo in carne e uova di animali allevati al pascolo, nel fegato, nel tuorlo d'uovo, nei formaggi stagionati e nel latte chiarificato».

Quali proteine per la densità e la consistenza delle ossa

Le ossa sono composte soprattutto da proteine e minerali, fra cui il sodio. Secondo Bianchini i livelli raccomandati di proteine (0,8 g per kg di peso corporeo al giorno) non sono solo insufficienti, ma non vengono nemmeno assunti dalla stragrande maggioranza della popolazione. Gli aminoacidi derivati dalle proteine sono indispensabili per produrre ormoni, vitamine ed altre molecole fondamentali per la salute.

«Negli ultimi anni - conclude Bianchini - nuove ricerche hanno suggerito per gli anziani il consumo di una quantità di proteine quasi doppia rispetto

ai livelli raccomandati (1,5 g/Kg), al fine di evitare la perdita di massa muscolare e ossea. A tavola meglio preferire la carne, il pesce e le uova».

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