La decisione intrapresa dal governo di tassare gli extraprofitti delle banche trova una ragione di fondo chiara: gli introiti saranno destinati alle misure per aiutare gli italiani sul fronte caro-mutui per la prima casa e per intervenire con un ulteriore taglio delle tasse. La scelta è stata rivendicata da Matteo Salvini, che ha aggiunto un altro elemento per illustrare le motivazioni che hanno portato al prelievo straordinario: "Vogliamo confermare gli aumenti sugli stipendi e le pensioni anche per l'anno prossimo".
La linea di Salvini
Il vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture, intervenuto ai microfoni di Radio anch'io su Rai Radio1, l'ha definita un'opera "economicamente e socialmente doverosa". Gli occhi sono puntati verso la prossima legge di Bilancio che, secondo Salvini, dovrà riservare ampio spazio agli aiuti a favore dei cittadini in difficoltà e a vantaggio dei lavoratori. "Stiamo ragionando anche di detassare gli straordinari, i premi di produttività. Cercheremo di mettere tutti i soldi possibili per aumentare stipendi e pensioni", ha affermato il segretario della Lega parlando della manovra di fine anno.
Dal suo punto di vista non è affatto sbagliato redistribuire ai cittadini italiani che hanno più difficoltà una piccola parte dei guadagni delle banche, e ha fatto notare che si tratta di un settore "che sta facendo miliardi e miliardi di euro di guadagni senza muovere un dito in conseguenza di scelte altrui".
Il ragionamento del governo guidato da Giorgia Meloni è stato il seguente: i maggiori utili - ritenuti frutto delle politiche errate da parte della Banca centrale europea - verranno utilizzati per sostenere le famiglie del nostro Paese. Tradotto: dalla tassazione degli extraprofitti delle banche arriveranno benefici per gli italiani. Il che, come spiegato da Salvini, si traduce in una serie di aumenti tutt'altro che banali: "È chiaro che se hai un aumento di 70/80 euro fino a 106 euro una mano te la dà".
Aumenti per stipendi e pensioni
Il governo di centrodestra in questi primi mesi di vita ha messo nero su bianco diversi provvedimenti di grande rilievo. Su tutti spicca il taglio del cuneo fiscale con aumenti fino a 100 euro: lo sgravio contributivo, tutto a beneficio dei lavoratori, è passato dal 3% al 7% per i redditi fino a 25mila euro ed è stato incrementato dal 2% al 6% per i redditi fino a 35mila euro. Buste paga più ricche. Si sta lavorando per confermare e rendere strutturale la mossa.
Inoltre nell'ultima legge di Bilancio l'esecutivo ha dato un primo segnale nell'ottica dell'aumento delle pensioni minime per gli anziani, visto che sono state portate a 600 euro per chi ha più di 75 anni di età. Un risultato raggiunto grazie al lavoro di Forza Italia, che ha individuato l'innalzamento fino a 1.000 euro come obiettivo di legislatura (da portare a casa dunque entro il 2027, al termine del quinquennio).
Lo stop al reddito di cittadinanza
Senza dimenticare il fattore reddito di cittadinanza: Salvini ha garantito che verrà supportato chi non è nelle condizioni di lavorare, mentre per gli occupabili non verrà confermato il sussidio partorito dal Movimento 5 Stelle.
A tal proposito questa mattina il ministro Marina Elvira Caldarone ha puntato l'attenzione sul fatto che "la vera ricetta contro la povertà è il lavoro". La rotta tracciata dal governo è ben definita: aiutare economicamente gli inoccupabili in difficoltà e allo stesso tempo continuare a sostenere i lavoratori e i pensionati.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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