La politica nel pallone si salva in calcio d'angolo

La nazionale dei parlamentari

La politica nel pallone si salva in calcio d'angolo
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Stasera roba grossa al Gran Sasso d'Italia-Italo Acconcia, stadio comunale dell'Aquila.Gran fermento per la partita di football tra la nazionale cantanti e la rappresentativa dei politici, onorevoli e affini.

Si prevede il campo larghissimo considerati gli atleti, o simili, convocati per l'agone che raccoglierà denari in beneficenza per il reparto di pediatria dell'ospedale San Salvatore dell'Aquila e per il progetto accoglienza della Fondazione Bambino Gesù, una istituzione che fornisce sostegno e dimora alle famiglie bisognose di oltre quaranta Paesi. Opera pia degna di nota ma sulla carità sarebbe opportuno chiarire alcuni punti: l'ingresso allo stadio non sarà libero ma previo pagamento di 10 euro per la tribuna ovest, 7 per quella est e 5 per le curve. Va da sé che al ricavato andrà aggiunta la piccola quota garantita dalla Rai che registrerà l'evento con la telecronaca di Alberto Rimedio, reduce dall'eccellente lavoro all'Europeo in Germania e lo trasmetterà domani sulla prima rete.

Non è dato sapere se i convocati destineranno una somma per ribadire la loro solidarietà alle sofferenze dei piccoli pazienti ricoverati, sarebbe anzi opportuno, fuor di demagogia, che fosse resa nota la loro generosità come ulteriore segnale di senso civico e sociale.

Si segnala la presenza di parlamentari di ogni dove, finalmente uniti e giustamente da un pallone gonfiato, a sfidare i cantanti e gli artisti nella partita del cuore, sagra sportiva che provoca ironie per lo stato fisico di alcune figure istituzionali però assai reattive e cocciute nei contrasti e contatti di gioco. La lista degli atleti (si fa per dire) parlamentari comprende il ministro Giorgetti Giancarlo, tifoso del Southampton, responsabile dell'economia e delle finanze ma non certamente relative all'amichevole di stasera, La Russa Ignazio, ultrà interista e presidente del senato della repubblica, Conte, però Giuseppe mannaggia e non Antonio, l'ex premier poi leader del movimento 5 stelle potrebbe essere costretto a rilanciare Salvini Matteo vecchio sodale ai tempi Covid e affini, stessa sorte beffarda per il piddino Boccia Francesco in eventuale sovrapposizione con l'altro Francesco, il ministro Lollobrigida, accoppiamenti inauditi ma soltanto il pallone riesce a mettere assieme nello spogliatoio e in campo rivali e/o nemici in politica.

La sfida è aperta, la nazionale cantanti ha storia antica e benefattrice, ha raccolto da oltre quaranta anni cifre considerevoli, la festa toglie spazio alla solitudine malinconica dei malati e delle loro famiglie. La squadra degli artisti veri ha come commissario tecnico Carrisi Al Bano e potrà contare su un festival di giocatori, da Enrico Ruggeri a Rocco Hunt, da Leo Gassmann a Moreno il Biondo, tutta gente abituata a stare e a tenere sveglia la folla di fans a differenza della formazione avversaria dedita alla fase soporifera.

Non è escluso che venga fatta richiesta dell'uso del Var, dispositivo che risulterebbe sicuramente utile per verificare alcune decisioni dei politici in azione. Ma qui siamo nel populismo becero, la beneficenza merita rispetto massimo, i settemila dell'Aquila vivranno una notte magica e saranno liberi di applaudire ma soprattutto di fischiare.

Qualsiasi riferimento a fatti e personaggi della vita reale sarà puramente voluto. Post scriptum: nessuno degli azzurri (compreso l'allenatore) eliminati in Germania sarà presente all'evento. Meglio così, rovinerebbe la festa.

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