Non c'è nulla di più stressante che organizzare un trasloco per cambiare casa e spesso vita, un vero e proprio stravolgimento della quotidianità consolidata da tempo. Smontare, svuotare armadi, impacchettare, smistare, pulire e il tutto in brevissimo tempo. Per poi organizzare uno spostamento del materiale in un altro alloggio con l'obiettivo di riportare un nuovo ordine. Sembra un'operazione divertente, un cambiamento utile a rinnovare le proprie abitudini, ma che il più delle volte coincide con uno stravolgmento dei punti di riferimento casalinghi, causando una forte ansia.
Una condizione che può agevolare uno stato profondo di ansia, di stress e di tristezza, specialmente quando coincide con una separazione, un divorzio, oppure l'obbligo di dover cambiare radicalmente vita per necessità economiche o personali. Un vero e proprio sradicamento, agevolato da uno stato di confusione mista a disordine in grado di produrre angoscia, tristezza condite da nostalgia. Per questo risulterà normale sentirsi spaesati, un po' confusi, ma anche agitati e impauriti. Un mix emotivo normale messo in atto dalla propria mente, impegnata ad adattarsi alle novità. Ecco come riconoscere i sintomi principali, come reagire organizzando il tutto alla perfezione.
Ansia da trasloco: i sintomi più importanti
Traslocare è un evento fortemente impattante, tanto da stravolgere l'equilibrio consueto e la routine di sempre. Secondo gli esperti può ricadere negativamente anche sulla salute. un forte stress può esporre il corpo a problematiche di tipo cardiovascolare oltre a favorire un aumento di peso e talvolta l'abuso di sostanze. Gli schemi del quotidiano vengono stravolti favorendo uno stato generale di incertezza, che porta a uno stravolgimento emotivo. Un insieme di preoccupazioni lecite da non sottovalutare che possono aumentare lo stato d'ansia provocando veri attacchi di panico, comportamenti ossessivi, fino al trauma psicologico, alla depressione e anche il burnout. Ecco perché è fondamentale riconoscere per tempo tutti i sintomi e capire perché si scatenano queste reazioni.
Non a caso si parla spesso di trauma da trasloco, una reazione che può emergere anche per una profonda difficoltà a staccarsi dai ricordi del passato, in particolare se belli e positivi. Una vera e propria sindrome data dall'abbandono di un luogo che è stato custode del vissuto e del passato e che non si vuole lasciare. Oppure, al contrario, traslocare fa emergere ricordi spiacevoli, lutti, separazioni, episodi di disagio emotivo divenendo il simbolo di un processo traumatico, doloroso. Questi i sintomi più comuni:
- ansia
- stress
- confusione
- disperazione
- smarrimento
- apatia
- esaurimento emotivo e fisico
- perdita delle certezze del quotidiano
- depressione
Trasloco: come affrontarlo nel modo giusto
L'ansia da trasloco può trasformare in un incubo un momento esistenziale di evoluzione e di cambiamento, tanto da scatenare reazioni forti e intense. Ecco come affrontare il tutto nel modo giusto e rendere il passaggio meno stressante.
Pianificazione e organizzazione
La strategia migliore per traslocare in modo consapevole e rassicurante è organizzare per tempo scatoloni e impacchettamenti, in base alla necessità e all'urgenza. Ad esempio è utile trasferire negli scatoloni ciò che potrebbe risultare subito utile nella nuova dimora, suddividendo i box in base alle stanze e alle priorità. O ancora stilare un elenco con tutto ciò che è contenuto, così da applicarlo sulle singole scatole in modo da ritrovare gli oggetti con maggiore facilità. Può essere d'aiuto anche pianificare tutti i passaggi del trasloco, comprese le date e i contatti delle persone che verranno coinvolte.
È importante trasferire per tempo le utenze telefoniche e la parte burocratica legata al cambio di residenza e di medico, avvisando di conseguenza tutte le società e le persone fisiche collegate al vecchio indirizzo come la banca, l'assicurazione, i vari gestori di elettricità e gas oppure attivando nuovi contratti.
Accettazione delle emozioni
Il trasloco, come anticipato, è un momento di passaggio che può agevolare una serie di reazioni emotive di intensità differente. Non bisogna ignorarle ma affrontarle e accettarle, per non farsi sopraffare. È un passaggio naturale che va assecondato, anche abbandonandosi talvolta ad un pianto liberatorio utile a sfogare l'angoscia. In modo da passare oltre in modo positivo, osservando il futuro con maggiore serenità.
Vietato procrastinare
Rimandare è la soluzione peggiore, si rischia di sovraccaricare il sistema nervoso imprigionandolo tra la voglia di posticipare e la necessità di passare oltre. La pianificazione è la soluzione più adatta per affrontare tutti i passaggi del trasloco fino ad evadere le varie incombenze che, una volta risolte, non procureranno più ansia. Ed è questo il trucco più importante perchè le situazioni che producono stress, una volta affrontate e archiviate, non potranno più creare disagio ma al contrario potranno favorire una condizione di tranquillità. Il cambiamento diventa una fonte di novità e opportunità positive, con una nuova routine e nuovi punti di riferimento.
Decluttering
Letteralmente "rimuovere ciò che non serve", eliminare il superfluo, una parola perfetta per la fase di trasloco. Anche in questo processo la programmazione potrebbe risultare di supporto, basta stilare un elenco di ciò che non serve più e che non viene più utilizzato da tempo. Abiti, oggetti, accessori, da separare e consegnare ad associazioni bisognose, oppure da donare ad amici e parenti, o anche vendere. Liberare per fare spazio anche dentro la propria mente ripulendola dalle angosce.
Coinvolgere amici e familiari
Il trasloco può essere affrontato se si vuole con il supporto di qualcuno, che siano parenti, amici, vicini o anche grazie all'aiuto di società specializzate. Questo renderà il tutto meno gravoso e anche più rapida la fase di trasferimento, così da affrontare nel modo giusto il momento del riordino. Un'occasione per dare un nuovo look alla casa seguendo le tendenze del momento, arredando e sistemando con meno stress e più allegria.
Creare pause di svago
Mettere in pausa il trasloco è possibile e necessario, in particolare se stanchezza e angoscia prendono il sopravvento. Creare momenti di svago e di distrazione, come un aperitivo con gli amici oppure una seduta in palestra o una passeggiata con il cane, potrebbe risultare di grande aiuto per ricaricare le energie personali.
Respirazione e mindfulness
Meditare, imparare le tecniche di rilassamento e respirazione, affidarsi allo yoga e alla mindfulness sono tutte strategie utili per tenere a bada l'ansia, in particolare per creare una condizione di stabilità e aumentare la calma personale.
Tempo e ascolto
Il trasloco va affrontato con consapevolezza ma anche con tutta la tempistica necessaria, senza avere fretta. È un processo di cambiamento importante che richiede il giusto adattamento, per questo è necessario concedersi una tempistica dilatata, in modo da contrastare i momenti negativi e di sconforto, offrendo a sé stessi a la giusta tolleranza e ascolto.
Supporto esterno
Il trasloco coincide sempre con una fine ma è anche con un nuovo ed entusiasmante inizio, per questo le emozioni potrebbero risultare particolarmente intense e poco gestibili, con sbalzi d'umore
continui, ansia eccessiva, insonnia e tachicardia. In questo caso è bene chiedere aiuto agli esperti di settore, come ad esempio uno psicologo che potrà trasformarsi in una guida utile verso il nuovo futuro.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.