Corteo pro Palestina poco prima del match

L'arrivo della nazionale di Israele ha fatto coincidere l'evento della partita con il corteo pro Palestina che partirà da piazza della Repubblica alle 17, dunque poche ore prima del fischio d'inizio

Corteo pro Palestina poco prima del match
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Udine torna ad abbracciare gli azzurri dopo cinque anni e mezzo: l'ultimo precedente risale al 23 marzo 2019, quando Barella e Kean firmarono il successo per 2-0 sulla Finlandia. Ma il rischio è che il Bluenergy Stadium - nella foto - domani sia mezzo vuoto (venduti 11mila biglietti). Vuoto era l'impianto di Budapest a settembre, appena 2000 spettatori su una capienza di 8000, che ha ospitato la gara di andata.

L'arrivo della nazionale di Israele ha fatto coincidere l'evento della partita con il corteo pro Palestina che partirà da piazza della Repubblica alle 17, dunque poche ore prima del fischio d'inizio. Ci saranno dunque posti di blocco all'ingresso di Udine per effettuare controlli sulle persone che parteciperanno al corteo e su quelle che saranno presenti alla partita. Gara a porte aperte, ma gli ingressi allo stadio saranno controllati da 450 steward e attorno alla struttura è stata istituita da ieri una zona rossa.

«Di politica non parliamo, spero che si risolva tutto nel migliore dei modi, ma noi siamo concentrati solo sul campo», ha detto ieri Frattesi. Israele è sotto la lente di osservazione della Fifa: aperta un'indagine richiesta proprio dalla Palestina che chiede, alla luce del conflitto, l'esclusione della Nazionale e dei club dalle competizioni internazionali.

«Mi auguro che vada tutto bene, ma la preoccupazione c'è - cosi il sindaco di Udine Alberto Felice De Toni -. L'attenzione ovviamente è alta, tant'è che il prefetto ha adottato misure di sicurezza con l'impiego di numerosi operatori delle forze dell'ordine chiedendo anche dei rinforzi che gli sono stati concessi».

E sul patrocinio alla partita, prima negato e poi concesso dal Comune, De Toni rimette in fila i fatti: «Avevo chiesto alla Federcalcio se era possibile devolvere il ricavato della partita alle vittime di guerra, ma purtroppo non è stato possibile. Ho poi deciso di concederlo perchè siamo riusciti ad organizzare, grazie alla collaborazione di Rodine cittadella della Pace, un evento post partita invitando il ministro dello Sport e Federcalcio».MDD

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