Studenti aggrediti davanti al liceo Severi

Un ragazzo è stato accerchiato dal branco di "maranza" e accoltellato a una gamba

Studenti aggrediti davanti al liceo Severi
00:00 00:00

«Allora raga... dicono che potrebbero tornare in tanti, ma tanti tanti... è un gruppo di maranza che si aggirano tra Garibaldi, City Life e San Siro. Bisogna fare attenzione». Il tam tam tra gli studenti del liceo Severi ha girato su tutte le chat. Prima tra i ragazzi, poi si è allargato ai genitori, seriamente preoccupati dopo che mercoledì all'uscita di scuola, intorno alle 14.30 tre ragazzi sono stati accerchiati da una gang di nordafricani (come racconteranno alla polizia più tardi). Uno dei tre, uno studente della scuola di 17 anni, egiziano, italiano di seconda generazione, è stato aggredito da una ventina di ragazzi. Non si sono fermati dopo avergli strappato zaino e portafoglio ma gli hanno sferzato anche una coltellata alla gamba. Secondo i racconti dei ragazzi, i due amici intervenuti per aiutarlo, avrebbero rimediato anche loro calci e pugni, uno sarebbe rimasto ferito a una mano nel tentativo di difendersi da una bottigliata, l'altro è stato colpito da sassi alla testa. Quando la polizia è arrivata al liceo (Scientifico e Linguistico) di via Alcuino, a due passi da City Life la banda si era già data alla fuga. Ma prima di andarsene pare che abbiano minacciato di tornare. In tanti. «Uno ha detto, in 50, un altro in cento», si sono diffuse le voci tra gli studenti che hanno coinvolto la preside Gabriella Maria Sonia Conte per chiedere alla polizia di tenere sotto controllo la scuola. E infatti ieri, nell'orario di inizio e fine delle lezioni, il Severi era presidiato anche da agenti in borghese. Ma di certo gli animi non sono per niente sereni. Pare infatti che non sia un episodio isolato. Ieri la preside, evidentemente bombardata dalle richieste dei genitori, ha diffuso una circolare in cui parla di «episodi» al plurale. «In risposta alle numerose richieste pervenute, determinate da voci incontrollate ed infondate, relative gli episodi che negli ultimi giorni hanno coinvolto alcuni studenti dell'istituto in risse provocate da bande esterne», scrive la preside «gli episodi in questione sono sempre avvenuti fuori dalla scuola; alcuni ragazzi coinvolti si sono rifugiati a scuola per chiedere aiuto e la scuola si è attivata per garantirglielo». La dirigente dell'istituto quindi evidenzia che «per quanto di competenza, la scuola collabora con le forze dell'ordine», che «la situazione a scuola è tranquilla» e che «da parte dei docenti e di tutto il personale l'attenzione è costante nei confronti degli studenti». Ai genitori resta la preoccupazione. «Poco importa che sia a 50 o 100 metri dal Severi - si allarma un papà - questi ragazzi dovranno pur andare e tornare da scuola. È una situazione sempre più pericolosa a Milano, cosa aspettiamo che succeda qualcosa di più grave?».

Ai ragazzi resta l'amara consapevolezza che il rischio di vedere spuntare una di queste gang è una realtà con cui devono (paradossalmente) convivere e cresce il timore di trovarsi davanti sempre più spesso ragazzotti con il coltello in tasca che non si accontentano neanche più dopo aver rapinato soldi e cellulare.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica