Afghanistan in fiamme

Zhara rappresentava le donne nell'esercito a Herat, collaborava con gli italiani ed era ricercata

Francesca Bernasconi
L'arrivo di Zahra a Malpensa

“Il mondo ha bisogno del sorriso delle donne". Inizia così il racconto di Rahel Saya, la 21enne giornalista e attivista afgana costretta a scappare dalla sua terra dopo la caduta della città di Kabul in mano ai talebani. “In Afghanistan col ritorno dei talebani abbiamo perso tutto di nuovo”, ha raccontato a margine dell'evento che ha inaugurato il Training Center Just Academy, dove è stato annunciato il progetto di Fondazione Just Italia per supportare le attività umanitarie di Fondazione Pangea Onlus a favore delle donne dell’Afghanistan. Saya ha trovato rifugio in Italia e ora vive in liguria ma non dimentica chi è stimasto indietro: “Le notizie che ricevo dai miei amici sono preoccupanti e non c’è speranza al momento, ma tutti sono ottimisti e si augurano che un giorno pace e tranquillità prendano il sopravvento”.

Michele Vanossi
"Così ho seppellito i miei sogni scappando dall'Afghanistan"
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