Kosovo

Croci spezzate e loculi profanati. Sembrerebbe di essere a Mosul o in una qualunque ex roccaforte liberata dalle barbarie dello Stato islamico e, invece, siamo ad appena 700 km da Roma. In Kosovo. Si presenta così, quasi completamente devastato, il cimitero serbo ortodosso di Kosovska Mitrovica. Nella notte di venerdì, infatti, sono state distrutte oltre il 90% delle tombe ortodosse che si trovano nella parte sud della città. Divisa, dagli anni Novanta, in due municipalità antagoniste ed unita, solo apparentemente, da un ponte che è sempre stato teatro di furibonde tensioni. Nella parte settentrionale, infatti, la maggioranza della popolazione è serba ed ortodossa mentre, in quella meridionale, vivono gli albanesi di religione musulmana. A scoprire l’accaduto sono state proprio le persone che, dalla parte serba, hanno raggiunto la municipalità albanese per rendere omaggio ai propri cari. Un episodio di violenza interreligiosa che, dai pogrom anticristiani del 2004, non ha precedenti e che riaccende i riflettori sulla crescente radicalizzazione che sta vivendo la regione balcanica e, in particolare, il piccolo stato del "Kosmet", avamposto strategico per centinaia di jihadisti diretti in Europa e nelle polveriere mediorientali.

Elena Barlozzari
Croci spezzate: Kosovo in balia del radicalismo

Il Kosovo di nuovo in piena crisi istituzionale. La caduta del governo di Pristina ha messo il paese balcanico di fronte all’unica via percorribile: tornare alle urne

Lorenzo Vita
Kosovo, cade il governo. I Balcani a rischio caos

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l Kosovo potrebbe presto avere un suo esercito. Questo è il messaggio lanciato negli ultimi giorni da Pristina, ed è una chiamata alle armi che desta preoccupazione non soltanto nei Balcani, ma anche, inevitabilmente, in Europa e fra tutte le potenze interessate al quadro politico balcanico, in primis Stati Uniti e Russia

Lorenzo Vita
Il Kosovo adesso vuole armarsi. Ma la Russia è già sulle barricate

Il Kosovo continua ad essere al centro del fenomeno “radicalizzazione islamista” nell’area balcanica e questa volta l’allarme arriva dalle carceri, luoghi dove del resto tale fenomeno è pesantemente diffuso, anche in Italia

Giovanni Giacalone
Così il Kosovo sprofonda nella spirale dei jihadisti

Un piccolo miracolo italiano, realizzato da due cristiani in un territorio in cui essere cristiani non è sempre facile. E dove è assolutamente difficile essere affetti da una qualsiasi forma di disabilità, da quella fisica a quella psichica

Daniela Lombardi
Kosovo, così i cristiani salvano i bimbi disabili
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