migranti

Le parole di Emmanuel Macron e Giorgia Meloni alla fine del vertice europeo segnano un'intesa tra Italia e Francia su alcuni punti, in particolare sui flussi migratori e la crisi della Tunisia. Un accordo che serve sia a Parigi che a Roma

Lorenzo Vita
Il summit del disgelo: come la linea italiana ha convinto Macron

“Sui migranti bisogna ragionare in termini pratici, finora con l'Europa siamo stati assolutamente supini”. È l'opinione espressa da Simonetta Matone, ex magistrata e deputata della Lega, intervistata dall'avvocato e professore a contratto Luca Favini. “Non si è parlato abbastanza del decreto Cutro che prevede non solo l'inasprimento delle pene per i trafficanti ma anche il potenziamento dei centri finalizzati ai rimpatri”. Matone ha spiegato che in merito alla protezione internazionale, nel distretto della corte d'Appello di Roma, solo il 5 per cento delle domande presentate “meritava accoglimento”. “Significa – ha detto - che questi migranti sono economici, questo cambia totalmente l'assetto”. Ancora sulla manodopera specializzata ha sottolineato che questi migranti sono “disperati poverissimi che non sono in grado di svolgere questi lavori” e se li “accogliamo tutti” li indirizziamo necessariamente verso il “caporalato” e le “cooperative gestite in un certo modo”. Clicca qui per il webinar completo

Luca Favini
Migranti, Matone: "Finora con l'Europa siamo stati assolutamente supini”
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