Torna a livelli espansivi in Italia l’andamento dell’economia sui primi sei mesi dell’anno pur con una dinamica che tende al rallentamento. Il pil cresce dell'1,2% nel primo trimestre 2010 a fronte del meno 1,3% di fine 2009. Ma la performance è inferiore alle attese. Scajola: dati incoraggianti
Il pil nell’area Ocse nel 2009 ha segnato una contrazione del 3,4%, segnando il primo calo da quando si diede il via a questo tipo di statistica nel 1960. Accelerano Usa e Giappone
Nella classifica 2008, a parità di potere d’acquisto, il nostro Paese occupa il 23esimo posto sui 30 paesi, con un salario medio netto annuo che ammonta a 14.700 euro. A pesare è anche il cuneo fiscale
Le economie dell’area Ocse "continuano a mostrare segnali di ripresa" e il superindice fa segnare ad ottobre un aumento di un punto rispetto a settembre e di 5,7 punti rispetto all’ottobre del 2008. L'Italia si conferma il paese più in espansione
Il terzo trimestre fa segnare un sgeno positivo nella crescita mondiale. L'Italia in prima fila: +0,6%. Strauss-Kahn (Fmi): "La tempesta è passata, ma la ripresa è da sostenere"
Ques'anno il pil italiano cala del 4,8% per tornare a crescere dell’1,1% il prossimo e dell’1,5% nel 2011. Ma l'Ocse avverte: "Debito in crescita, l'Italia si sforzi di risanare". Preoccupa gli analisti internazionali anche la disoccupazione, vista in aumento
Si rafforzano i segnali di ripresa delle maggiori economie. Il super-indice Ocse di agosto cresce di 1,5 punti rispetto a lugoio. E l'industria segna il record: +7%
L'istituto di Parigi prevede un calo della crescita del 4% nell'Ue, un po' più alto in Italia: "E' la peggiore recessione dal dopoguerra. Rimettere ordine nei conti e riforme strutturali per prevenire nuove crisi"
L'Ocse parla di "chiari segnali di ripresa economica", ma lancia l'allarme occupazione. "Per Francia, Germania e Italia il peggio deve ancora venire". La percentuale di senza lavoro nel 2010 schizzerà al 10%, il massimo dal dopoguerra, con 57 milioni di disoccupati
Si rafforzano i segnali di ripresa nei paesi avanzati. Italia e Francia ottengono il rimbalzo più forte tra le economie del G7. Nel Belpaese torna a crescere la produzione industriale: +1%