Al convegno "negazionista" spunta pure Orsini: "Sono un guerriero..."

Il professore della Luiss ospite della “Commissione Dubbio e Precauzione” di Cacciari e Freccero: "Io continuo a parlare, non ho timore di nessuno"

Al convegno "negazionista" spunta pure Orsini: "Sono un guerriero..."

Un guerriero della cultura, pronto a sfidare i poteri forti: Alessandro Orsini ha le idee chiare sulla sua missione. Al centro delle polemiche per le sue posizioni sulla crisi in Ucraina, il professore della Luiss è stato ospite della “Commissione Dubbio e Precauzione” - l’associazione fondata da Massimo Cacciari, Carlo Freccero e Ugo Mattei per contestare l’introduzione del green pass – e non ha utilizzato troppi giri di parole per condannare gli attacchi subiti.

"Bisogna discutere di qualsiasi argomento, senza timore di violenze psicologiche e di attacchi, come quelli che hanno interessato la mia persona", ha esordito Orsini. Secondo il docente di Sociologia del Terrorismo è arrivato il momento di elaborare una strategia per sviluppare un“contrattacco liberale e democratico” sul tema della guerra, ma non è tutto. “Io non sono una vittima, ma un guerriero nel campo della cultura”, il suo giudizio: “Oggi in Italia ci sono aggressioni minacce, intimidazioni. Ma io non ho paura di nessuno”.

Nel corso del suo intervento, Orsini ha messo nel mirino il governo guidato da Draghi per la sua strategia “fallimentare” sulla guerra in Ucraina. Poco dopo, il professore ha messo in risalto che dietro alla narrazione dei mass media ci sono enormi interessi elettorali e le azioni intraprese dall’esecutivo avranno conseguenze disastrose sia per le imprese italiane, sia per il popolo ucraino. E continuerà a denunciare tutto questo: “Io non ho paura di Draghi, dei suoi ministri, non ho paura di tutti i parlamentari e di tutte le università che mi attaccano. Non sono una vittima, sono un guerriero della cultura e continuerò a parlare tutti i giorni”.

Dopo l’atteso intervento di Orsini, alla “Commissione Dubbio e Precauzione” non sono mancati discorsi particolarmente complottisti. La Stampa riporta le parole del fotogiornalista Giorgio Bianchi, in collegamento dall’Ucraina: “Chi dice che la Russia è in difficoltà sta delirando. Zelensky è un incapace che non controlla nulla nel suo Paese”. Tranchant anche Carlo Freccero: a suo avviso l’Ucraina è frutto di una fiction che dagli schermi televisivi si è tramutata in reality. E non solo, secondo il celebre autore tv Zelensky non è a Kiev: “Dice di essere in Ucraina, ma i video sono sempre in uno studio.

I suoi discorsi sono scritti dallo stesso sceneggiatore della serie: gente molto informata mi dice che è un autore americano che lavora per il governo”. Fino al delirio sul bombardamento sull’ospedale pediatrico di Mariupol, “con una influencer dichiarata morta e ricomparsa poco dopo”.

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