La distanza siderale tra la sinistra nostrana e la realtà continua ad allargarsi. Da una parte ci sono gli intellettuali indignati che gridano all’allarma fascismo e dall’altra, nelle piazze italiane, le forze dell’ordine continuano a subire attacchi sempre più violenti e inammissibili. L’ultima narrazione fantasy dell’intellighènzia rossa, che persevera nel trattare con i guanti bianchi gli estremisti violenti, viene smontata in piccoli pezzi dal giornalista Giuseppe Cruciani.
Durante l’ultima puntata di Quarta Repubblica su Rete 4, il noto conduttore radiofonico fa notare il doppio standard di una parte della sinistra politica e sociale. Davanti all’esecutivo di centrodestra, gli intellettuali rossi non vedono l’ora di tirare in ballo il nuovo fantomatico Ventennio e una possibile torsione autoritaria in atto. Al contrario, di fronte alle vere violenze degli antagonisti di sinistra ai danni degli agenti, fanno orecchie da mercante. “Quello che mi fa andare in bestia è che loro negano che ci sia libertà di espressione, sostenendo che ci sia invece un regime autoritario che impedirebbe a qualcuno di manifestare liberamente”, esordisce Cruciani incalzato dal conduttore Nicola Porro.
Il riferimento, più o meno velato, è a chi negli ultimi giorni ha deciso di iniziare l’ennesima crociata contro il governo e il ddl sicurezza in via d’approvazione. Tra questi, ovviamente, il noto fumettista Zerocalcare: "Questo pacchetto sicurezza – ha spiegato - arriva a mettere un cappello praticamente definitivo sulla possibilità di dissenso in questo Paese". Il vero problema, continua Cruciani, “non è la libertà di attacre le opinioni ma la libertà di attaccare la polizia”. E le ultime cronache ne sono un esempio tanto adatto quanto preoccupante. “La cosa incredibile che in Italia vige la libertà di attaccare impunemente i poliziotti, avete visto quelle scene dove i ragazzi battono le mani sulle camionette delle forze dell’ordine? In qualsiasi altro paese l’arresto era il minimo”, attacca senza tanti giri di parole il giornalista di Radio 24.
Un concetto ribadito, con ancora più forza, durante l’ultima puntata de La Zanzara. “Un signore che fa il fumettista che insieme ad altri pseudo intellettuali di sinistra attaccano il governo perché si sostiene che si vuole reprimere la libertà di manifestare.
Intanto altri poliziotti feriti. Bisogna porre fine a questa vergogna!”. Qui il riferimento a Zerocalcare è ancora più evidente. Così come, altrettanto chiara, è la posizione di Cruciani sul solito doppiopesismo che vige a sinistra.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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