Forza Italia rilancia la riforma della giustizia. Tajani al convegno: "Depoliticizzare la magistratura"

L'evento di FI a Palermo sulla separazione delle carriere e sul nuovo Csm. Proiettato un video ricordo di Berlusconi. Attesa per l'intervento finale del ministro degli Esteri

Forza Italia rilancia la riforma della giustizia. Tajani al convegno: "Depoliticizzare la magistratura"
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Accelerare sulla riforma della giustizia, rivendicando le priorità dell'agenda del governo guidato da Giorgia Meloni, dalla separazione delle carriere alle novità sul Consiglio superiore della magistratura. È questo lo spirito che anima il convegno "La riforma della Giustizia di Forza Italia" in corso al Teatro Politeama Garibaldi di Palermo, promosso dai gruppi parlamentari di Camera e Senato del partito e in collaborazione con la delegazione italiana nel gruppo Ppe al Parlamento europeo. L'obiettivo rimane lo stesso: far sì che il sogno di una giustizia efficiente, giusta e snella - da considerarsi come un diritto fondamentale per i cittadini - diventi finalmente realtà.

L'intervento di Tajani

Tajani ha assicurato che verranno onorati gli impegni presi con gli elettori: "Siamo al governo per fare anche le riforme, quella della giustizia è la più importante per Forza Italia. È una riforma per i cittadini, non è contro nessuno. È destinata a esaltare il ruolo dei magistrati, a depoliticizzare la magistratura: è una riforma positiva i cui benefici saranno tutti a favore dei nostri concittadini italiani". Quanto all'Associazione nazionale magistrati, ha ribadito che le porte del confronto sono aperte ma allo stesso tempo ha avvertito: "Noi ascoltiamo ma andiamo avanti perché tocca al potere legislativo, dopo aver ascoltato, decidere. Noi andremo avanti con la riforma della giustizia".

Il vicepresidente del Consiglio ha sottolineato l'importanza dell'indipendenza culturale di chi deve giudicare: il correntismo "toglie la certezza del diritto", motivo per cui serve che "le cose cambino anche nel Consiglio superiore della magistratura, fuori la politica". "Vogliamo svicolare la magistratura dalla politica", ha ribadito.

Tajani ha ricordato che la strategia è ampia, come dimostra anche il via libera alla riforma delle intercettazioni: "Stiamo ridisegnando un sistema che non è lassista ma che impedisce che accadano vicende come quelle che purtroppo accadono nel nostro Paese, dove il 50% di coloro che sono in carcerazione preventiva poi è innocente". In gioco, d'altronde, c'è la libertà delle persone: "C'è anche un tema che riguarda la riforma delle carceri. Ci sono princìpi che sono stati violati nel nostro Paese, bisogna rispettare la civiltà giuridica italiana e rispettare ogni singolo cittadino, evitando abusi ed errori".

Infine ha garantito che la stabilità dell'esecutivo non è in discussione: "Il governo andrà avanti sino a fine magistratura, difenderemo le nostre idee e valori, trovando sempre accordo ma senza rinunciare alla nostra identità perché siamo leali con tutti ma siamo Forza Italia e ne siamo fieri". E si è detto ottimista sullo stato di salute di FI: "Dopo Berlusconi ci davano per spacciati, convinti che ci saremmo sciolti come neve al sole. È successo il contrario: stiamo avendo e avremo sempre di più un ruolo non solo nel governo, ma anche nell'intero Paese. È difficile arrivare al 20% alle elezioni politiche, ma ci si può arrivare".

Il video omaggio a Berlusconi

Nella prima parte dell'evento - iniziato con l'Inno di Mameli - è stato proiettato un filmato con alcune dichiarazioni storiche rilasciate da Silvio Berlusconi contro l'abuso della custodia cautelare, a difesa della vocazione garantista e della presunzione di innocenza. "Questa riforma deve essere realizzata nell'interesse di tutti i cittadini, che avranno finalmente il diritto a giudici imparziali. I pm di oggi dovranno diventare gli avvocati dell'accusa e avere gli stessi identici diritti degli avvocati della difesa nei confronti di un giudice terzo. Per questo è necessaria la separazione delle carriere", aveva scandito il Cav. Nel video sono state riportate anche le parole di Tajani, secondo cui la riforma della giustizia "mette finalmente in soffitta la proposta giustizialista del governo giallorosso, riduce i tempi del processo, rimette il cittadino al centro del processo".

Il convegno di Forza Italia a Palermo

I saluti istituzionali sono stati riservati agli interventi di Paolo Barelli e Maurizio Gasparri - rispettivamente capogruppo azzurro di Montecitorio e Palazzo Madama - e di Giorgio Mulè, vicepresidente della Camera dei deputati. A seguire hanno preso parola altri importanti rappresentanti del partito, da Alessandro Cattaneo (responsabile nazionale dipartimenti FI) a Francesco Greco (presidente del CNF) e Marcello Caruso (coordinatore regionale di FI in Sicialia), passando per i due eurodeputati azzurri Caterina Chinnici e Marco Falcone.

È stato poi il turno di Francesco Paolo Sisto, che oltre alla veste di viceministro della Giustizia ricopre anche l'incarico di responsabile del dipartimento Giustizia e Affari costituzionali di Forza Italia; l'esponente del governo ha tenuto una relazione introduttiva sul tema della separazione delle carriere. Così ha preso il via una tavola rotonda alla presenza dei deputati Enrico Costa, Pietro Pittalis, Annarita Patriarca e Tommaso Calderone e del senatore Pierantonio Zanettin.

Spazio anche per Renato Schifani, presidente della Regione Sicilia e del Consiglio nazionale di FI. La conclusione dell'evento è stata affidata al segretario nazionale Tajani, vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri.

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