

Ha aperto ieri al 31 di corso Magenta la prima sede meneghina dell’insegna di specialty coffee di Francesco Sanapo, che vanta già sei indirizzi a Firenze. Si punta sul nuovo espresso all’italiana e sulle estrazioni alternative, sempre partendo da una materia prima di altissimo livello. All’altezza anche la proposta food, dalla colazione al pranzo all’aperitivo

Il nuovo ristorante aperto nel nuovo contenitore urbano tra Porta Romana e Fondazione Prada vive della scelta dello chef stellato Enrico Croatti di puntare sulla griglia come strumento ancestrale e intimo. E anche il bartender Giovanni Allario propone insoliti drink con note affumicate e bruciate. Un luogo che ruota attorno a una piazza trapezoidale e comprende anche uno spazio eventi e una galleria d’arte

Il ristorante di alta cucina regionale in via Castelvetro a Milano festeggia l’ingresso dell’anno del Serpente di legno con una cena dal menu tradizionale il 29 gennaio e con alcuni piatti che saranno disponibili nelle due settimane successive. Per l’occasione potranno essere anche acquistate delle bottiglie dipinte a mano dal designer To KayKay, accompagnate da una piccola opera d’arte

Lo chef del ristorante Da Vittorio ha vinto la sesta edizione italiana del San Pellegrino Young Chef Academy Competition, convincendo una giuria composta da alcuni grandi nomi con il suo piatto “An Artichoke Heart”. Rappresenterà l’Italia alla finale mondiale che si terrà il prossimo ottobre, dove sarà accompagnato dal mentore Giancarlo Perbellini

Il 30 gennaio chiude lo storico locale alla Darsena che per 32 anni è stato un punto di riferimento per la vita culturale del quartiere e non solo. E che era diventato l’ufficio dello scrittore Andrea G. Pinketts, fino alla sua prematura morte. Il bando per la gestione del locale è stato vinto dalla Taboga Sas, che già gestisce l’Osteria del Binari e che vi aprirà un nuovo ristorante tradizionale

Si mangia al Ginza Kitafuku di Tokyo ed è a base di un rarissimo granchio delle nevi. Seguono l’Ultraviolet di Shanghai e il Cavar Russe di New York. Nella top ten stilata dal sito americano chefspencil.com ci sono locali anche a San Francisco, Parigi e Copenaghen ma nemmeno un’insegna italiana. Da noi il menu più caro è la Carta Bianca di Da Vittorio a Brusaporto: 400 euro

Erede di una storica famiglia del territorio, Francesco ha deciso di dare nuova vita al vino liquoroso siciliano producendo una serie di riserve che partono da annate storiche (la più antica è la 1980) nelle versioni Vergine, Semisecco e Dolce, che si prestano a differenti abbinamenti. C’è poi la chicca del Pre British, un vino secco “perpetuo” che è una cuvée sempre ricolmata dalle nuove annate

Il ristorante di Floriano Pellegrino e Isabella Potì ha annunciato all’improvviso l’addio alla storica sede e il trasferimento in una nuova location che sarà annunciata prossimamente. Ed è già partito il toto-dove di un ristorante che in quasi otto anni non è mai stato normale, tra fan sfegatati e detrattori, provocazioni e stroncature memorabili

Il birrificio artigianale di Fabio Ditto da sempre punta forte sui simboli più popolareschi della città partenopea lancia ora una linea più social e internazionale che interpreta con rigore e personalità gli stili più amati: Helles, IPA, Red Strong, Blanche e Strong Lager. L’obiettivo è avvicinare il grande pubblico a un prodotto di qualità e conquistare il mercato globale, partendo dalle comunità partenopee
