Compleanno importante per il ristorante aperto da Massimo Minutelli dieci anni fa a Milano, in via de Toqueville. Un locale che ha cambiato definitivamente il modo dei milanesi di rapportarsi alla carne di qualità e che ha fatto conoscere, in un Paese molto legato alle tradizioni locali, i migliori tagli provenienti da Stati Uniti, Spagna, Australia e altri parti del mondo
Il bar milanese in zona Lambrate punta forte sul liquore “maledetto” dall’aroma di anice che nell’Ottocento si guadagnò il nome di “fata verde”. Quattro sono i cocktail con questa base nella nuova drink list presentata qualche giorno fa che presenta anche sette classici e undici “signature” dagli abbinamenti spesso piuttosto originale. Notevole anche la proposta di cibo
Il ristorante dell’hotel Parker’s è l’unico a vantare due stelle Michelin nella città partenopea, grazie alla vista sublime ma soprattutto alla cucina di memoria e di viaggio dello chef Domenico Candela, che innesta le tecniche apprese in molti anni di lavoro in Francia sull’ordito della tradizione partenopea. Che ha il suo apice nella festa della pasticceria finale
Antonia Klugmann dell’Argine a Vencò a Dolegna del Collio raggiunge nei “cinque cappelli” Alajmo, Bottura, Crippa, Romito, Cracco, Sultano e Uliassi. La 45esima edizione della guida, una delle più importanti in Italia, celebrata sul palco del Teatro degli Arcimboldi a Milano
Lovatel, titolare di due pizzerie a Milano, propone due etichette di gin degustabili o acquistabili nei suoi locali: The Mountain è spiccatamente alpino, The Orchard ha una piacevole nota salata che lo rende adatto al gin tonic. Perfetti entrambi per essere abbinati – lisco o in un cocktail - alla pizza leggera e digeribile che vale all’insegna il 24esimo posto nella classifica italiana di 50 Top Pizza
La maison nata nel 1812 è una delle più blasonate della Champagne e negli ultimi anni ha puntato forte sull’Italia, dove ha aperto una sua sede per promuovere al meglio i suoi prodotti davvero rimarchevoli. Come l’Héritage, il Brut Millésimé 2015 e il monumentale Grand Siècle Itération n.24 in magnum
Lo chef dei Pupi di Bagheria, vicino Palermo, prosegue nella sua strada personalissima fatta di impeto, di inventiva, di regole personali che lo allontanano dagli standard spesso noiosi del fine dining. La sua cucina è di memoria, parte dalla Sicilia per viaggiare in tutto il mondo. E il suo è un locale in cui si sta davvero bene, anche grazie alla moglie Laura Codogno, che guida la sala
Il ristorante del Grand Hotel et de Milan è un salotto classico e confortevole consacrato alle stelle della musica lirica e del teatro e a una cucina opulenta ma elegante. Sospesa tra Milano e Napoli, da cui arrivano lo chef Francesco Potenza e il consulente Gennarino Esposito. Ma il punto forte sono i piatti rifiniti al tavolo, che trasformano la cena in uno show
L’azienda di Riquewihr è una delle più antiche al mondo sempre rimasta in mano alla stessa famiglia. Produce vini da terreni per metà classificati Grand Cru ed è celebre per l’interpretazione dei classici alsaziani (Riseling, Sylvaner, Gewürztraminer, Moscato, Pinot Bianco, Pinot Grigio) tutti monovitigno tranne il blend Gentil, a cui quest’anno è stato dedicato il tradizionale #Hugel Day
Si trova a Roma, nel rione Monti, è stato aperto nel 2018 da Patrick Pistolesi ed è stabilmente il primo locale italiano secondo le classifiche internazionali. La drink list attuale, Perimetro e Forme, definisce i cocktail con un poligono che evidenzia le varie caratteristiche sensoriali e stilistiche. Ma il mio migliore assaggio è stato il Canova, dalla sezione dei classici
La doppia anima dell’azienda familiare trentina: storica produttrice di grappe, con il tempo ha aggiunto un notevole catalogo di Trentodoc. Le novità sono un Trentodoc Brut Millesimato dell’annata 2020 e, sul lato degli alambicchi, un gin (il 7 Laghi) che grazie alle botaniche dolomitiche rende di alta quota lo stile London Dry
Sono le tre parole con cui gli esperti hanno riassunto l’annata in uscita del grande vino rosso di Montalcino, sul mercato dal 1° gennaio. La presentazione in anteprima nel corso dell’edizione numero 33 di Bevenuto Brunello, con degustazioni tecniche per giornalisti, masterclass con esperti, walk around tasting e la posa della tradizionale mattonella, quest’anno firmata dal regista Ferzan Ozpetek
Il ristorante principale dell’albergo Hilton che ha ridato vita all’imponente edificio industriale ottocentesco propone un viaggio sulla rotta di Marco Polo, tra l’Occidente e quell’Oriente dove lo chef Ivan Fargnoli ha lavorato per diciotto anni. Il piatto da ricordare? Il Consommé d’anatra all’orientale. E per chi vuole farsi confortare dai sapori tradizionali veneziani, ecco il Bacaromi
Dieci consigli per bere bene in occasione delle Nitto ATP Finals che si stanno svolgendo nel capoluogo piemontese. Da Azotea a Smile Tree, da Bar Cavour a Piano 35 Lounge Bar, da Eredi Borgnino a La Drogheria, da Otium a La Reserve, da Puntosette a GAF, cocktail bar che propongono signature innovativi e territoriali accanto a perfette esecuzioni dei classici
Il ristorante giapponese di Casa Brera è una nuova destinazione per gli amanti della cucina nipponica. Ha la consulenza del grande Haruo Ichikawa e oltre alla proposta tradizionale, prevede anche il bancone dove affidarsi allo chef. In questo caso Shizukuishi, che con la sua bravura e la sua simpatia trasforma la serata in un momento indimenticabile
La cantina di Vittoria, nel Sud dell’isola, è condotta dai fratelli Girelli attraverso rigorose pratiche organiche certificate e produce vini estremamente espressivi, come l’ultimo nato Avulisi a base Nero d’Avola, dalla piacevole nota balsamica. E poi ci sono etichette di Frappato, di Grillo, di Viognier e del quasi dimenticato Orisi
Un cocktail bar che ha cambiato la scena della mixology nella città giuliana, euello di Stefano Zuliani, e che punta tutto sulla capacità di accontentare ogni desiderio del cliente, il vero focus del locale. Ci sono alcuni cocktail signature interattivi come Impara l’arte, che spinge il cliente a improvvisarsi un pittore