Un percorso di autodeterminazione raccontato in un film spiazzante e mai superficiale, in bilico tra nostalgia e attualità, ma con troppi sottotesti per essere davvero a fuoco
Tra nuovi personaggi e vecchie glorie, l’avventura va in scena con sentimento. Quasi tre ore senza sfiorare il pericolo di noia, con scene action impareggiabili e un nemico che è ovunque
Che l’inutile diventi redditizio quando il target di riferimento sono gli estimatori dei film del terrore deve essere l’assunto base di questo franchise, di cui non sentiremo la mancanza
La mancanza di Spielberg alla regia si sente. Il film è un lungo assemblaggio di scene action ambientate in giro per il globo. Harrison Ford però vale da solo la visione
La logora formula “Romeo e Giulietta” viene resa gradevole da una bella riflessione sul valore della diversità sia nel sociale che in campo amoroso. Apprezzabile ma mai geniale
Film sui paradossi temporali che pecca di incoerenza, ha effetti speciali approssimativi, eppure funziona grazie a nucleo emotivo solido e buffonerie efficaci. Un plauso ai fantastici camei
Un horror sopra la media, che gioca a rendere tangibili certe paure universali attraverso un sound-design ricercato e alcune trovate visive tutto sommato originali
Un live-action che non si prende troppe licenze rispetto al film d’animazione originale e che ha nel fascino della sua protagonista e negli esterni girati in Sardegna i propri punti di forza
Commediola sulla rinascita dopo il lutto e sul potere emotivo delle parole, poco di inedito e nulla di appassionante ma pur sempre l’occasione per evadere un’ora e mezza dalla propria vita
Grossolano e pieno di buchi nella trama, “65” è al contempo implausibile e prevedibile. Che sia coinvolta la prestanza attoriale di Adam Driver rende solo più amara la beffa.