Fonti Nato: "Aperto un diverso approccio". Lui: "Nel 2025 pace possibile". Mosca: "L'Occidente alza il rischio di guerra atomica"
A pochi mesi dallo scoppio della guerra in Ucraina l'intelligence statunitense riteneva che ci fosse una probabilità del 50% che Putin potesse usare armi nucleari tattiche
Il leader Usa non vedrà Scholz, Starmer e Macron. La premier sarà al vertice di Ramstein. Domani la visita del presidente ucraino
L'indiscrezione di un giornalista oppositore: "Ha paura di un attentato con i droni"
"Regalo per il compleanno di Putin". Lo Zar venerdì incontra il presidente iraniano
Un incendio è scoppiato alle prime ore del mattino in un deposito di petrolio russo a Feodosia, in Crimea, in seguito a un attacco di droni ucraini
I residenti hanno riferito di aver sentito diverse potenti esplosioni intorno alle 4,30 ora locale, poco prima che si alzassero le fiamme. Durante la notte sarebbero inoltre stati colpiti anche gli aeroporti di Belbek e Saky. Quello effettuato da Kiev in Crimea è soltanto l’ultimo di una serie di blitz condotti dagli uomini di Volodymyr Zelensky per danneggiare, se non distruggere, gli impianti energetici controllati da Mosca.
L’esercito ucraino ha fatto sapere di aver condotto un attacco contro un grande deposito di petrolio nei pressi di Feodosia, città al largo della Crimea controllata dalla Russia. Alle prime ore del mattino un incendio, presumibilmente causato da un raid effettuato con droni, ha devastato l’intera area.
Il raggiungimento degli obiettivi richiederà più del 2% del Pil in investimenti da parte degli alleati