È l'esito della perizia consegnata dal medico legale al pm di Taranto che indaga sulla strana morte dell'ex portiere di via Poma, il cui cadavere è stato trovato lo scorso marzo in mare in meno di mezzo metro d'acqua e una caviglia agganciata con una fune ad un albero
Parla a Matrix il figlio del portiere dello stabile di via Poma 2, dove venne uccisa Simonetta Cesaroni: «Sono sicuro che mio padre non sapesse nulla del delitto. Il fatto che i giudici avessero chiamato anche me a testimoniare ha influito molto su quello che ha fatto».
Era il 7 agosto del 1990 quando Simonetta venne trovata morta nei locali degli uffici in cui lavorava in via Poma a Roma. Un omicidio con 29 coltellate per il quel ora è sotto processo Raniero Busco, l'allora fidanzato della ragazza. Che però dice: «Di lei ho un ricordo molto dolce»
L'autopsia conferma, Pietrino Vanacore, portiere dello stabile in cui fu uccisa Simonetta Cesaroni, è morto per annegamento. Oggi la procura di Taranto ha aperto nei confronti di ignoti un fascicolo per istigazione al suicidio
Si è tolto la vita gettandosi in un corso d'acqua a Taranto. Ha lasciato una scritta: "20 anni di sofferenze e di sospetti": le immagini. Era stato indagato, e poi prosciolto
Nel 1990 fu uccisa Simonetta Cesaroni. I giudici della Corte d'Assise di Roma cercheranno di risolvere il mistero: l'ex fidanzato a giudizio
Il gup ha rinviato a giudizio Raniero Busco per omicidio volontario. L'uomo, ex fidanzato di Simonetta Cesaroni, accusato di avere ucciso la giovane con 29 coltellate il 7 agosto '90. Il legale: "L'hanno incastrato"
Nel quartiere dove abita, tutti difendono Raniero Busco: «È disarmato. non capisce il perché del giudizio dopo 19 anni». Ma la madre della ragazza uccisa in via Poma: «Almeno ci sarà un processo»