La magistratura continua a trattare con i guanti bianchi il presidente della Camera mentre Berlusconi è sempre colpevole fino a prova contraria
L’assalto dei pm a Berlusconi è una boccata d’ossigeno per l’ex leader di An che torna a sognare il rientro in gioco. E intanto ringrazia i magistrati
Veltroni e i suoi non votano la mozione del segretario Bersani e spaccano il partito. E dopo Prodi, D'Alema, Rutelli e Veltroni ora si apprestano a far cadere Bersani. L'ultimo ma-anche di Walter
Alemanno ci ha pensato un po’ su, poi ha scelto di cancellare la giunta di Roma. Si rimette in gioco come sindaco, apre una nuova fase, scommette su un futuro politico incerto e sconta i peccati e le chiacchiere
A Torino compare una stella a cinque punte contro Marchionne. Un segnale minaccioso: l’americano del Lingotto ha sparigliato le carte contro sindacati e Confindustria. E di fronte a una sinistra assente si affaccia l’incubo di un ritorno al passato
Il 7 aprile è un ricordo lontano. Maurizio Gasparri lo ha fatto cadere sul dibattito politico e sociale di questi giorni, con Roma ancora sfregiata dalla violenza di un manipolo di studenti mascherati, come una provocazione
Macché trionfo, quella di ieri è stata la sconfitta definitiva. Gianfranco è solo: gli altri leader lo evitano, i suoi preparano la fuga, tutti gli chiedono di dimettersi. Ma lui ha già deciso: non lascerà la presidenza della Camera, l’ultima poltrona della sua vita
Incerto l'esito del voto di domani a Montecitorio. Se il premier regge dimostra che Fli non è indispensabile. Berlusconi spera di convincere le colombe finiane: vuol ripartire da loro per allargare la maggioranza