Il 2023 si chiude con la scomparsa Di grandi personalità che, con la loro vita, hanno segnato la storia. Primo tra tutti il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, fondatore della tv commerciale in Italia, indimenticabile patron del Milan e padre nobile del centrodestra nel Belpaese, deceduto il 12 giugno a 86 anni.
Da Vialli a Turner, gli addii più celebri
Ma il 2023 era iniziato con la dolorosa scomparsa a 58 anni di Gianluca Vialli, un campione dentro e fuori dal campo, amico fraterno di Roberto Mancini sin dai tempi della Sampdoria fino all’ultima avventura, la vittoria degli Europei nel 2021. Sempre nel gennaio dello scorso anno è deceduto anche il cardinal George Pell, ex segretario per l’Economia di Papa Bergoglio, dimessosi dopo essere stato arrestato per pedofilia, accusa da cui venne poi assolto. Il 16 gennaio, all’età di 95 anni, muore la star del cinema Gina Lollobrigida, la "Bersagliera" di Pane, amore e fantasia. Sempre a gennaio muore l’ex presidente della Federcalcio, il 79enne Carlo Tavecchio.
Agli inizi di febbraio scompare Enzo Carra, noto esponente della Dc, uno dei primi arrestati illustri nell'ambito dell’inchiesta Mani Pulite. Il 3 febbraio il mondo della moda dice addio allo stilista spagnolo 88enne Paco Rabanne, mentre il 18 il mondo del calcio saluta per sempre l’82enne Ilario Castagner, l’allenatore che nel 1979 portò il Perugia a uno storico secondo posto in Serie A. Poco meno di una settimana dopo muore Maurizio Costanzo, il conduttore televisivo che più di tutti ha letteralmente rivoluzionato il modo di fare i talk show in Italia. Sempre a febbraio muore il giornalista Curzio Maltese, storica firma di Repubblica.
A marzo perdono la vita Pierluigi Concutelli, terrorista nero ed esponente di Ordine Nuovo, l’attore Ivano Marescotti e il giornalista Gianni Minà, esperto di sport e del Sudamerica. Ad aprile è la volta della stilista inglese Mary Quant, inventrice della minigonna, del cantante americano Henry Belafonte e del senatore di Fratelli d’Italia Andrea Augello.
Il 24 maggio, invece, all’età di 83 anni muore Tina Turner, rockstar americana che, in cinquant’anni di attività, ha venduto più di 100 milioni di copie nel mondo. A giugno, sempre negli Usa, muore Ted Kaczynsky, l’Unabomber che per decenni aveva terrorizzato l’America con i suoi attentati. In Italia ci lascia, dopo una lunga malattia, l’attore e regista toscano Francesco Nuti, famoso per film come Io, Chiara e lo Scuro, Casablanca, Casablanca e Tutta colpa del paradiso. Il 13 giugno l’ex premier Romano Prodi perde improvvisamente la moglie Flavia Franzoni, deceduta mentre passeggiava con il marito e con alcuni amici tra i boschi dell’Umbria.
Da Forlani a Murgia, i decessi estivi del 2023
Luglio si apre con la morte dell’ex calciatore e commentatore sportivo Vincenzo D’Amico, campione d’Italia con la Lazio nel 1974. Il 6 luglio, a quasi 98 anni, scompare l’ex presidente del Consiglio ed ex segretario della Dc, Arnoldo Forlani che negli anni ’80 era uno dei tre membri del cosiddetto Caf, il patto costituito con Craxi e Andreotti per la gestione del potere in Italia. L’ex pallone d’oro e giocatore simbolo dell’Inter di Helenio Herrera, Luiz Suarez, detto Luisito, si spegne il 9 luglio a 88 anni. Lo scrittore ceco-francese, Milan Kundera, autore de L'insostenibile leggerezza dell'essere, invece, muore l’11 luglio a 94 anni. Andrea Purgatori, uno dei più grandi giornalisti d’inchiesta italiano, che ha speso buona parte della sua carriera alla ricerca della verità sulla tragedia di Ustica, perde la vita a 70 anni il 19 luglio. Vittorio Prodi, fratello di Romano, già presidente della provincia di Bologna ed ex europarlamentare nei primi anni 2000, muore a 86 anni dopo una lunga malattia.
Il 4 agosto scompare Idris, il giornalista sportivo, originario del Gambia divenuto famoso grazie alla trasmissione Quelli che il calcio per il suo tifo sfegatato per la Juventus. Il 10 agosto, invece, a causa di un tumore all’ultimo stadio, muore la scrittrice sarda Michela Murgia, nota per il suo femminismo e per il suo impegno politico dichiaratamente a sinistra. Il sociologo Francesco Alberoni, storica firma del Giornale, perde la vita all’età di 93 anni. Sempre in agosto è la volta del manager Roberto Colaninno, presidente della Piaggio che nel corso della sua vita era stato anche amministratore delegato dell’Olivetti e, per un breve periodo, anche proprietario di Alitalia. Lo seguono dopo pochi giorni l’allenatore Carletto Mazzone, detentore di record di panchine calcate in serie A, e il cantante Toto Cutugno, eterno secondo a Sanremo che verrà ricordato soprattutto per la canzone L’italiano, dedicata all’ex presidente della Repubblica Sandro Pertini. Altri decessi illustri sono stati quelli di Yevgeny Prigozhin, mercenario russo e fondatore della Wagner, e di Mohamed Al-Fayed, imprenditore egiziano padre di Dodi, l’ultimo amante della principessa Diana.
Da Napolitano a Delors, i pilastri della politica
In settembre perdono la vita il sociologo Domenico De Masi, lo scultore colombiano Fernando Botero, il filosofo Gianni Vattimo, ideatore del ‘pensiero debole’ e Giorgio Napolitano, il primo presidente della Repubblica a essere rieletto per un secondo mandato. Infine, il 25 settembre muore in carcere il boss mafioso Matteo Messina Denaro. In ottobre scompare il vignettista Sergio Staino e la stella del Manchester United, Bobby Charlton, colui che portò l’Inghilterra a vincere il Mondiale del 1966. Il 28 ottobre il mondo della televisione piange la scomparsa dell'attore Matthew Perry, star della serie tivù Friends, trovato morto nella sua villa di Los Angeles a 54 anni.
Il primo novembre muore l’ex ministro dell’Istruzione, Luigi Berlinguer, cugino di Enrico, mentre il 19 dello stesso mese è la volta dell’attrice di origini greche Anna Kanalis, morta all’età di 61 anni per un tumore. Il diplomatico statunitense Henry Kissinger, segretario di Stato sotto Richard Nixon e Gerard Ford, se ne va alla veneranda età di 100 anni.
Il mese di dicembre, invece, viene contrassegnato dalla morte dell’attore sudcoreano Lee Sun-kyun, dell’ex ministro delle finanze tedesco, il democristiano Wolfgang Schaeuble, e del due volte presidente della Commissione europea, il socialista francese Jacques Delors. Infine, è del 30 dicembre la morte dell’ex direttore del Messaggero, Paolo Graldi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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