La sinistra vuole alleati al centro, consapevole del fatto che non vi è compatibilità tra questa parte politica e il cosiddetto "campo largo", ma costretta a cercare lì i voti necessari a vincere le elezioni. Nel passato recente e lontano, in particolare con Prodi e Renzi, si è reso evidente il fatto che un "matrimonio" del genere non è in grado di reggere. E a maggior ragione oggi, con le forze di opposizione tirate da ogni lato da pulsioni estremiste, questa incompatibilità è più chiara che mai
Quel che la sinistra sogna di inventare per ragioni di matematica elettorale viene poi espulso dalla coalizione quando si tratta di governare
Sono favorevole a qualunque cosa apra il mercato e generi concorrenza nel nostro Paese, ma non capisco cosa si metta a gara nel caso del Festival di Sanremo. Si tratta di un evento particolare, che dagli anni '50 accompagna le nostre vite. Non è solo un servizio o un bene, quindi aprire i bandi proprio per questo, con tutto quello per cui avrebbe più senso, mi sembra abbastanza incomprensibile
Perché il Festival di Sanremo non è esattamente un bene o un servizio: per produrre e trasmettere un evento fatto di musica non servono né bandi né permessi
Di fronte ad un quadro di estrema preoccupazione per i cambiamenti in atto, la Cgil rilancia nelle piazze con parole d'ordine che sembrano uscite da qualche polveroso ciclostile degli anni '70
La Corte penale internazionale dell’Aia (Cpi) ha emesso un mandato di cattura per il premier israeliano Benjamin Netanyahu e il suo ex ministro della Difesa, Yoav Gallant e, con loro, per il capo dell’ala militare di Hamas, Mohammed Diab Ibrahim Al-Masri (come Mohammed Deif). I tre giudici hanno deciso all’unanimità sulla base delle accuse di crimini contro l’umanità e crimini di guerra per Gallant e Netanyahu, mentre per Deif l’accusa è per il massacro del 7 ottobre contro Israele. La Corte sostiene “ragionevolmente fondata” l’ipotesi che Netanyahu e Gallant abbiano la responsabilità penale dei crimini di loro competenza. Sono d'accordo con il ministro degli esteri Tajani che dice: "Mandato di arresto Netanyahu non serve alla pace, cambiamo regole di ingaggio per Unifil". Ecco, affidare a dei giudici il giudizio storico sul perché le persone imbracciano i fucili è sempre un rischio in quanto si potrebbe giudicare la storia nel modo sbagliato. Infine, io credo che nascondersi dietro alle toghe dell'Aia non aiuterà a portare la pace in Medio Oriente ne tantomeno l'Europa a trovare la consapevolezza tra ha torto e chi ha ragione nella storia.
L'incriminazione della Corte Internazionale produce una situazione grottesca: le Cancellerie al lavoro per una soluzione del conflitto che dovessero incontrare Netanyahu si troverebbero davanti un latitante da arrestare
La ricostruzione dei contorni, degli scopi, delle relazioni politiche, dei legami oscuri che hanno ruotato intorno al dossieraggio spetta a mio avviso al Parlamento, attraverso una apposita commissione di inchiesta
Qualche breve considerazione sulla stagione sindacale che accompagna l'approvazione della manovra. Credo che l'opposizione politica dietro queste azioni sia evidente dal momento che questa legge di Stabilità prudente non contiene riforme tali da giustificare proteste così violente. Parte del mondo sindacale dimostra quindi un'ostilità pregiudiziale che non è degno di quel riformismo sindacale che è invece grande tradizione del nostro Paese.
Il paese non è attraversato da alcuna frattura economica tale da indurre il sindacato ad una simile campagna di proteste