Parlamento

"Apprendiamo dai quotidiani odierni vicende gravissime che riguardano alcuni membri del governo. Non ci riguarda la vicenda giudiziaria che avrà il suo corso, ma il punto politico si. Il governo non ha ancora ritenuto di smentire quanto riportato dai giornali. È necessario quindi fare chiarezza circa comportamenti incompatibili con il buon funzionamento delle istituzioni". Così Debora Serracchiani in aula sul caso delle commesse Anas. Fonte video: Camera (Alexander Jakhnagiev)

Agenzia Vista
Commesse Anas, Serracchiani: "Con emendamento Costa cittadini non avrebbero saputo nulla"

"Se lei ci tiene al suo genere, io tengo al mio. Basta rivolgersi a noi donne con appellativi maschili". Maria Cecilia Guerra del Pd prenda la parole in aula durante i lavori sulla manovra per stigmatizzare l'atteggiamento dei colleghi, nel caso Marco Perissa di Fdi, che si rivolgono a colleghe donna chiamandole al maschile come fatto con Elly Schlein definita 'segretario' del Pd. Guerra quindi si è rivolta al presidente di turno Giorgio Mulè così: "Signora presidente". Un appellativo che non è stato gradito del diretto interessato: "Onorevole Guerra, avrei qualcosa da ridire. La mia identità è quella e se si rivolge a me lo faccia come presidente, non si può rivolgere a me come 'signora presidente'". E allora Guerra spiega rivolta a Mulè: "Mi faccia spiegare. Il deputato Marco Perissa ha parlato della segretaria del mio partito chiamandola al maschile 'segretariò ritenendo che questa sia una scelta che a lui compete. Quindi se è permesso rivolgersi a una donna con appellativo maschile, allora è consentito anche a me rivolgermi a lei al femminile a meno che non richiami tutti quelli che continuano a chiamare le donne al maschile. Lei tiene al suo genere, io tengo al mio". Fonte video: Camera (Alexander Jakhnagiev)

Agenzia Vista
Cecilia Guerra chiama Mulè "Signora presidente". Lui non gradisce: "Avrei qualcosa da ridire"

"Votiamo la nostra proposta di un congedo paritario pienamente retribuito di 5 mesi per entrambi i genitori. E' già realtà in Finlandia, in Spagna lo è per tre mesi. Su questa riforma dovrebbe esserci il pieno appoggio trasversale di tutte le forze del Parlamento. In una società patriarcale come è la nostra il carico di cura familiare grava in modo sproporzionato sulle donne. Il congedo partitario potrebbe redistribuire quel carico". Lo ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein, nella discussione alla Camera sulla manovra. "Non sta scritto in nessuna legge naturale che siano le donne a farsi carico dell'esigenza di cura in famiglia". "Ma voi scegliete consapevolmente di tenere le donne a freno, di aumentare il carico di cura sulle loro spalle. Non lo accettiamo. Non è questo che ci aspetta dalla prima premier donna che dovrebbe battersi per migliorare la qualità della vita e del lavoro di tutte le altre donne, sennò il soffitto di cristallo lo stai rompendo sulle altre su cui cadono le schegge taglienti della vostra indifferenza". Fonte video: Camera (Alexander Jakhnagiev)

Agenzia Vista
Schlein: "Meloni rompe il soffitto di cristallo facendo cadere schegge sulle altre donne"

"La seconda legge di Bilancio del Governo Meloni è addirittura peggiore della prima. Una manovra iniqua che non aiuta le donne, non aiuta i giovani e non aiuta le famiglie. Nessuna prospettiva di crescita per il Paese, nessuna delle proposte elettorali (dalla flat tax all'abolizione della Fornero) messa a terra, ma una legge di bilancio di mance e mancette, senza visone di futuro". Lo ha detto in Aula Chiara Gribaudo, vicepresidente del Partito democratico, intervenendo in discussione generale sulla legge di Bilancio. Fonte video: Camera (Alexander Jakhnagiev)

Agenzia Vista
Manovra, Gribaudo (Pd): “Iniqua e senza visione di futuro, gli italiani ne pagheranno il prezzo”
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica