Parlamento

"L'austerità non è un destino è una scelta politica, la scelta di conservare l'ingiustizia sociale e climatica. Noi siamo la vostra opposizione di sana e robusta Costituzione e vi diciamo no". Così il deputato di Avs Marco Grimaldi intervenendo in Aula in dichiarazione di voto sulla manovra. Il suo intervento si è aperto con un appello per i "bambini uccisi a Gaza: fermiamoci, fermiamoli!". "Auguriamo a Meloni - ha detto in un passaggio del suo intervento - una pronta guarigione: la aspettiamo in Parlamento" e "invece di polemizzare con le influencer esca da Telemeloni" perchè "non saranno un pandoro ad aiutare ad aiutare chi non arriva a fine mese o i penny di Mary Poppins" il nostro appello è: "tassate i ricchi e non i pannolini lasciate stare i passeggini e gli assorbenti". Grimaldi ha citato "una parola che avete paura solo a sentire sussurrare: patrimoniale". Ma invece "vedo un governo che ha bloccato la manovra due mesi al Senato solo per mettere regali e condoni". Fonte video: Camera (Alexander Jakhnagiev)

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Manovra, Grimaldi (Avs): "Scegliete di conservare le ingiustizie, diciamo no"

"Sulla Legge di bilancio fate una operazione legittima, che io non condivido perchè ritengo insufficiente". Lo ha detto il capogruppo di Azione alla Camera, Matteo Richetti, nell'Aula di Montecitorio, dove sono in corso le dichiarazioni di voto sulla legge di bilancio. "Stiamo perdendo il Servizio sanitario nazionale, non per colpa di questo governo, ma perchè non siamo più in grado di assicurare una risposta pubblica. E' una responsabilità non attribuire alla Sanità una priorità", ha aggiunto Richetti sottolineando che "oggi facciamo una manovra con 14 miliardi di ulteriore debito". Fonte video: Camera (Alexander Jakhnagiev)

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Manovra, Richetti (Az): "Insufficiente. Stiamo perdendo il Ssn"

"Annunciando il voto favorevole di FI mi permetto di fare un accenno al nostro stato d'animo: questa è la prima legge di bilancio e il primo Natale senza il nostro presidente Silvio Berlusconi che ha permesso a noi di essere come siamo, una forza indispensabile per il governo e il Paese e che ha formato e plasmato una classe dirigente che proseguirà senza indugio la sua opera". Così il capogruppo di FI alla Camera Paolo Barelli nell'intervento in dichiarazione di voto sulla manovra tra gli applausi del suo gruppo. "Abbiamo dovuto mettere sul piatto - ha detto riguardo alla Legge di bilancio - tante risorse ma siamo stati chiamati a fare delle scelte e abbiamo scelto di mettere subito più soldi a favore dei lavoratori delle famiglie". Barelli ha citato molte delle misure su questi fronti presenti in manovra e ha fatto un accenno alle misure più care agli azzurri come le pensioni: "in particolare con la rivalutazione di quelle più basse dal primo gennaio arrivano a circa 620 euro compiendo un altro passo verso il nostro obiettivo di legislatura". E poi la cedolare secca e il Superbonus: "con un intervento per tutelare imprese oneste e fasce deboli per il quale siamo fieri di esserci battuti". Fonte video: Camera (Alexander Jakhnagiev)

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Manovra, Barelli (FI): "La prima senza Berlusconi, noi indispensabili"

"Arrivate tardi e male, non è mai accaduto prima che la Camera vedesse la legge di bilancio tra Natale e Capodanno. L'opposizione, perfino con eccessiva generosità, ha fatto in modo di evitare l'esercizio provvisorio a cui ci stavate spingendo". Lo afferma Benedetto Della Vedova (Più Europa) durante le dichiarazioni di voto finali sulla manovra alla Camera. "Difendete le piccole e grandi rendite, non ci parlate di competitività. La melonomics difende le corporazioni, fate più deficit e più debito. Ministro Giorgetti credo abbia fatto molto bene a sottoscrivere il patto di stabilità che però prevede che fra un anno, oltre trovare i 15 miliardi di deficit, occorrerà trovare anche altre risorse. E' necessario - conclude - occuparsi dei redditi più bassi ma la partita non si può chiudere così. Abbiamo il problema dei giovani che vanno fuori, senza investimenti e competitività non c'è futuro per il Paese". Fonte video: Camera (Alexander Jakhnagiev)

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Manovra, Della Vedova (+Europa) al Governo: "Arrivate tardi e male, non c'è futuro per il Paese"

"Siamo arrivati alla seconda Camera senza poter discutere nulla" sulla manovra e "al Senato vi siete incartati perchè non sapevate come passare dallo slogan alla Gazzetta Ufficiale". Lo ha detto il deputato di Iv, Luigi Marattin intervenendo in Aula sulla manovra e annunciando il no del suo partito. Un no motivato dal fatto che "gran parte di questa manovra è destinata alla conferma di tasse" e perchè "non c'è nulla sulla priorità numero uno del Paese che è la crescita perchè se questo Paese torna a crescere dello zero virgola va a sbattere". Fonte video: Camera (Alexander Jakhnagiev)

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Manovra, Marattin (Iv): "Votiamo no, nulla sulla crescita, così andiamo a sbattere"

"C'è una sostanziale violazione del bicameralismo paritario da parte del governo che ha costretto così la Camera ad una ratifica in assenza di un esame di merito". Lo afferma Dieter Steger (Minoranze linguistiche) durante le dichiarazioni di voto finali sulla manovra alla Camera annunciando l'astensione. Una legge di bilancio - evidenzia - che opera soprattutto in deficit" e che individua "priorità condivisibili, dal cuneo al taglio delle aliquote Irpef. Ma ci sono due aspetti - dice ancora Steger - che non vengono affrontati: ci vorrebbe finalmente una vera spending così come mancano misure per la crescita senza cui non c'è vera sostenibilità". Steger infine esprime però soddisfazione per alcune misure relative a Bolzano. Fonte video: Camera (Alexander Jakhnagiev)

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Manovra, Steger (Minoranze linguistiche): "Bene cuneo, ma manca vera spending. Ci asteniamo"

"Quello che abbiamo è un principio fondamentale: vogliamo scommettere sulla vera risorsa del paese, le imprese, la persona, le famiglie, le associazioni, perché l'intervento dello Stato deve essere un moltiplicatore delle risorse private, deve liberare e non opprimere le risorse di questa società, per costruire una economia sociale di mercato: libero mercato ed equità sociale. Questa è la sfida dei prossimi anni". Lo ha detto il deputato Maurizio Lupi, presidente di Noi Moderati, nelle dichiarazioni di voto alla Manovra, in corso alla Camera. "La legge di bilancio deve declinare la visione politica che abbiamo. Prima scelta: le risorse si concentrano, non si disperdono, facendo delle scelte. La prima è, su 24 miliardi, concentrarne 14 per continuare a dare 100 euro netti in più al mese ai redditi medio bassi e di dare 3 miliardi di euro per 3 anni alla sanità. E poi: la famiglia è un pilastro, abbiamo messo due miliardi a favore delle politiche per la famiglia e per la natalità". Fonte video: Camera (Alexander Jakhnagiev)

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Manovra, Lupi (Nm): "Scommettiamo su imprese, famiglie, associazioni"

Scintille in Aula alla Camera fra il deputato di Azione Enrico Costa e altri esponenti dell'opposizione. Al centro del botta e risposta, la richiesta che M5s, Pd e Verdi-Sinistra hanno fatto al ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini di intervenire in Aula per chiarire le notizie che stanno uscendo sull'indagine sulle commesse Anas. I primi a intervenire - durante l'esame della Manovra - sono stati Federico Cafiero de Rhao (M5s), Debora Serracchiani (Pd) e Angelo Bonelli (Verdi-Sinistra), che hanno chiesto una informativa urgente a Salvini o almeno un intervento chiarificatore del governo. L'ultimo a prendere la parola è stato Costa, contrario alle richieste degli altri esponenti di opposizione: "Non portiamo avanti lo schema delle informative a gettone". Quando Costa ha criticato gli interventi di De Raho - "Vorrei ricordargli che qui non siamo in tribunale" - e di Serracchiani - "Ha detto che è una questione politica, ma ha cercato di costituirsi parte civile nei confronti di un sottosegretario, quindi non è una questione politica" - dai banchi del M5s, Pd e Avs sono partite le urla, che hanno interrotto Costa, mentre la maggioranza lo applaudiva. Fonte video: Camera (Alexander Jakhnagiev)

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Commesse Anas, Costa si smarca da opposizioni: "Non siamo in un tribunale". È bagarre in Aula
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