Nel sud del Libano è scontro aperto tra Hezbollah e le forze di Israele. La città è bersaglio dei caccia di Tel Aviv e i miliziani sciiti usano i funerali come occasioni per la chiamata al "martirio. Inni alla lotta tra le macerie. L'odio per l'Occidente e i malumori verso Teheran: "Non fa abbastanza"
Giorgia Meloni vola in Libano e ce la mette tutta per evitare una guerra sempre più ampia che provocherebbe un'ondata di profughi verso l'Europa: "La proposta di un cessate il fuoco anche temporaneo che l'Italia ha portato avanti insieme altri attori della comunità internazionale può essere una chiave di volta. Sappiamo che da parte libanese c'è stata adesione, credo che adesso uno sforzo debba farlo Israele"
Giorgia Meloni spiega a ilGiornale le ragioni della sua missione in Libano: "Sono preoccupata per la situazione mediorientale e bisogna fare il massimo sforzo. Noi abbiamo solo l'arma della diplomazia, per questo sono qui. Io penso che la proposta di un cessate il fuoco anche temporaneo possa essere una chiave di volta. Credo che ora uno sforzo da parte di Israele".
La premier in Libano: "Colpire Unifil è inaccettabile. Timori per il Medioriente"
Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni è atterrata all'aeroporto internazionale di Beirut, punto di partenza della sua visita in Libano. All'arrivo, è stata accolta dal suo omologo del Paese dei cedri Najib Mikati
Al Nord è esploso il business dei siriani in fuga dal conflitto. Fra loro terroristi che puntano all'Italia
Inni alla lotta tra le macerie. L'odio per l'Occidente e i malumori verso Teheran: «Non fa abbastanza»
A Nabatieh è scontro aperto tra Hezbollah e le forze di Israele. La città è bersaglio dei caccia di Tel Aviv e i miliziani sciiti usano i funerali come occasioni per la chiamata al "martirio. Domani in edicola il reportage completo