Un piccolo ristorante da una ventina di posti aperto da Gaetano Marinaccio e Nadia Petronio con la cucina del giovane chef Gaetano Marinaccio, che propone piatti di ispirazione meridionale ma con un piglio contemporaneo. E il migliore risotto da me assaggiato recentemente
Una regione doppia, anzi multipla, soggetta a numerose influenze che si manifestano sulle tavole. Grandi eccellenze come Agli Amici a Udine e Harry’s Bar a Trieste, notevoli sperimentatrici come Antonia Klugmann nel suo Argine a Vencò e Fabrizia Meroi di Laite e tanti locali tradizionali ma affidabilissimi
Considerata una delle migliori osterie d’Italia, quella gestita alla periferia di Firenze dai fratelli Gori, lo chef Paolo e il sommelier Andrea, è un luogo sospeso nel tempo eppure molto contemporaneo nel suo non cedere a nessun compromesso e non rincorrere facili mode. Menu tradizionale, bella mano e carta dei vini da ristorante stellato
Un locale nato nel 1969 e che da sempre propone a stessa filosofia: accontentare la clientela con quattro tipologie dallo stesso impasto e con la possibilità di avere due gusti in una sola pizza. Il locale è guidato da Sabrina Longhi, figlia del fondatore Paolo, e al forno da 41 anni c’è Leo Matarrese
Lo chef che ha portato la stella Michelin al ristorante il Fagiano del Grand Hotel Fasano di Gardone Riviera, sul lago di Garda, mostra una mano sicura e consapevole nel mixare i tratti delle sue origini meridionali a un’idea di ristorazione contemporanea. E che buoni i cocktail di Rama Redzepi
Il locale aperto a Porta Romana poche settimane fa da Dom Carella (di Carico) e Fabrizio Margarita (di Vurria) è un luogo che punta all’informalità e alla condivisione pur in un ambiente elegante. La pizza si colloca tra Napoli e Milano, i cocktail sono ben fatti, la sala è da abbraccio e gli orari sono finalmente “larghi”
Alla periferia Sud di Milano un piccolo locale un po’ enoteca di quartiere un po’ osteria contemporanea dominato dalla figura gentile e competente del patròn Daniele Santangelo. In cucina Stefania Lioi propone piatti che attraversano tutta l’Italia ed esibiscono tecnica e fantasia. Vini solo naturali
Nel locale milanese dello chef Roberto Di Pinto una cucina tradizionale si incontra a un pensiero profondamente contemporaneo. Al centro resta il sapore, che viene perseguito “senza” inutili sovrastrutture ma con un tocco di ironia
Da Harrods spopola da tre anni la pizzeria aperta dall’azienda vitivinicola della Valpolicella. Il prodotto è di buon livello e l’abbinamento con i migliori vini veneti non delude. Insomma, un locale che rappresenta degnamente il made in Italy nella capitale inglese
Il capoluogo emiliano non è solo fatto di trattorie tipiche dove assaggiare i tortellini, la versione locale della cotoletta e il gran fritto. C’è anche un pungo di indirizzi dove si fa una convincente cucina di ricerca. E alcuni locali etnici tra i migliori in Italia, come i sue locali Sentaku